Andrea Agnelli: ”Top player, Del Piero e caso-Conte, ora parlo io…”

0
336
Andrea Agnelli

 

AGNELLI JUVENTUS- Nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il Presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato di vari argomenti. Vi proponiamo le sue parole sul top player, su Conte e su Del Piero, tre argomenti che interessano a tutto il popolo bianconero:

Sul top player: ”Ci vuole la giusta gradualità per arrivare a comprare questo tipo di giocatori. Questa è una società il cui fatturato è oggi di 215 milioni di euro e l’anno prossimo faremo il nuovo record. Ma occorre raggiungere un fatturato stabile di almeno 300-350 milioni di euro per mettersi al passo. Barca, Real e Manchester United fatturano mediamente 450-500 milioni, il Bayern 350, il Psg è diverso, un’anomalia legata ai suoi investitori arabi. Occorre aumentare le capacità di fuoco della società, ma tutti quanti dobbiamo capire che non sempre il grande investimento è quello che fa fare il salto. I migliori affari dell’attuale Juve sono stati Barzagli, Pirlo e Pogba, che sono costati in tutto 300mila euro”.

Sulla giustizia sportiva e sul caso-Conte: ”Tema delicato, accentuato dal fenomeno criminale di Scommessopoli. Molte cose non funzionano: il principio dell’omessa denuncia, strumento come minimo discutibile, che per giunta rappresenta un limite alle indagini dei p.m. per le ricadute che ci sono sulla giustizia sportiva. Un tesserato non parla perché sa che questo gli costerà la squalifica, è ovvio. E poi la responsabilità oggettiva: paghiamo per il comportamento di certi tifosi e questo è già sbagliato. Ma soprattutto paghiamo o rischiamo di farlo per il comportamento dei tesserati, addirittura per quelli che il presunto reato sportivo lo hanno commesso in un’altra società. E dai giocatori “infedeli” come ci difendiamo? Pedinandoli? Non mi pare il caso”.

Su Del Piero: ”Meglio era impossibile finire. Ha alzato la coppa dello scudetto nel suo stadio, il miglior sceneggiatore non poteva studiare un’ultima volta più bella di questa”.

Marco Orrù