Lavezzi spinge il Napoli: ”La Juve ora è davanti, ma… E su Verratti…”

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Ezequiel Lavezzi (getty images)

 

NAPOLI JUVENTUS LAVEZZI – Napoli-Juventus è già iniziata in questi giorni con le prime parole di alcuni dei protagonisti, come quelle del Presidente degli azzurri Aurelio De Laurentiis. Al Corriere dello Sport ha parlato quest’oggi anche Ezequiel Lavezzi, che da ex napoletano ha lanciato la volata alla sua ex squadra. Ecco le sue parole: ”Il Napoli può vincere lo scudetto? E’ in condizione di poterci riuscire. Rispetto agli altri anni ha un’occasione per lottare per il titolo e mi auguro che riesca a sfruttarla. Cosa ha la Juve più del Napoli? Finora ha fatto meglio ed è davanti in classifica, ma non penso che abbia qualcosa in più. Secondo me come potenziale le due formazioni solo alla pari. Napoli-Juventus? Può essere decisiva per lo scudetto, ma dipende anche da quello che succederà in questo week end. Sarebbe importante che il Napoli arrivasse allo scontro diretto distante al massimo quattro punti come adesso. Se vincerà a Udine, allora disputerà una grande partita contro i campioni in carica. Mi aspetto una battaglia perché i punti in palio sono pesanti e perché la gente di Napoli spingerà gli azzurri con ancora più forza rispetto al passato. Se c’è una sfida con la Juventus alla quale sono più affezionato? Ricordo bene la nostra vittoria a Torino per 3-2 (31 ottobre 2009, ndr) , un’impresa che al Napoli non riusciva da tanto tempo, ma la più bella e più importante sfida con i bianconeri è stata la finale di Coppa Italia dello scorso 20 maggio all’Olimpico: vincere in quel modo fu fantastico. La Juve su Verratti? Non lo conoscevo quando è arrivato, ma ora vi posso dire che è una roba allucinante. E’ di un forte, mamma mia… In allenamento lo vedi sempre con il pallone tra i piedi e nessuno riesce a portarglielo via. Gioca con una tranquillità pazzesca e inusuale per uno della sua età. Deve dimostrare tantissimo, ma può fare sempre la differenza. Il Psg se lo tiene stretto perché sa che giocatore è. Uno così non si può perdere”.

Marco Orrù