Juventus, Deschamps: ”Pogba? Potenziale fenomeno”

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Paul Pogba (getty images)

 

TUTTOSPORT JUVENTUS DECHAMPS POGBA – Il quotidiano torinese ha intervistato l’ex giocatore della Juventus, attuale CT della Francia, interpellandolo su vari argomenti bianconeri. Ecco le sue parole:

Su Pogba: ”Per quanto mi riguarda, Paul sarà un fenomeno quando avrà giocato su questi livelli 3/4 stagioni. Non c’è dubbio che il suo potenziale sia interessante: ha le caratteristiche e la testa giusta per sfondare. Non si giocano così tante partite nella Juventus per caso. Pogba precoce come Del Piero? Le statistiche non le conoscevo, lascerei però perdere i paragoni con Alex. I ruoli sono diversi e soprattutto Del Piero è Del Piero: un fuoriclasse assoluto. Paul ha qualità fantastiche e gioca in ruolo dove di solito non si segna molto, anche per questo le sue 5 reti hanno avuto un gran risalto. Forse Pogba è più simile ad Antonio. E’ un mediano dinamico. Gli piace progettare bel calcio, ma anche garantire equilibrio alla squadra e inserirsi. Antonio ed io però non avevamo il suo fisico. E’ più Vieira o Rijkaard? Più… Pogba, come ho sentito dire da Paul in alcune interviste. E’ indubbio che il fisico slanciato ricordi quello di Vieira, che però era più difensivo. E sono d’accordo con chi intravede negli inserimenti e nel tiro un po’ di Rijkaard. Ma ripeto: andiamo cauti, Paul non si è ancora ultraconfermato.. In Nazionale? Arriverà anche il suo momento. Il futuro dipende da lui. Nella lista allargata per le partite contro Georgia e Spagna c’è già. Ora sto valutando se confermarlo anche in quella definitiva. Deciderò all’ultimo istante. Lo scoprirete presto. Vedremo…”.

Su Anelka: ”Non mi stupisce niente, anche perché non conosco bene la situazione. Con Nicolas abbiamo giocato insieme 10 anni fa. Non so come stia a livello fisico, però in Europa una mano la potrebbe dare”.

Sulla Champions League: ”Molto dipenderà dai sorteggi. Fossi nella Juve spererei di evitare il Real Madrid. Fin qui il cammino dei bianconeri è stato ottimo: hanno vinto un girone difficile e poi hanno battuto il Celtic. Gli scozzesi non sono il Bayern, ma andavano eliminati e la Juve ci è riuscita in modo netto. Il bello sarà adesso”.

Sullo scudetto: ”Diciamo che è praticamente fatta. Antonio, ovviamente, dirà che non è così, ma di sicuro il passo di domenica è importante”.

Su Conte: ”Mi fido di Antonio. E se non sbaglio qualche giorno fa ha dichiarato che rimarrà alla Juve. Perché non credergli? Muovere gli allenatori è un giochetto che piace a voi giornalisti… Di consigli non ha bisogno. E’ molto intelligente, sa bene che guida già una grandissima squadra”.

Su Chiellini: ”Ragazzo e guerriero straordinario. I meriti della sua evoluzione sono suoi, non miei”.

Su Giovinco: ”Se Antonio lo schiera vuol dire che è da Juve. Quello di Sebastian è un gioco rischioso: se gli riesce la giocata è un fenomeno, altrimenti giù di fischi. Servirebbe maggiore equilibrio”.

Sull’attacco della Juventus: ”In assoluto, non parlerei di un problema attacco: il gioco di Antonio porta in zona gol un po’ tutti e in modo particolare i centrocampisti. Detto questo, tutte le grandi squadre per vincere in Europa hanno bisogno di un bomber vero. La mia Juve aveva Vialli e Del Piero. E anche Vieri e Inzaghi, negli anni d’oro, segnavano parecchio. Le big sono così: il Manchester United ha Van Persie, il Barcellona Messi, il Real Madrid Cristiano Ronaldo, il Bayern Mandzukic e Gomez… Sono attaccanti decisivi perché, nei momenti di difficoltà, ti trasformano uno 0-0 in 1-0”.

Sul ritorno di Ibra: ”Sul possibile ritorno non mi esprimo. Più che un mal di pancia, quella di Ibra mi è parsa una normale reazione. Il problema è un altro: con lui tutto è amplificato, basta niente per dire che vuole andarsene. A me sembra che al Psg stia facendo molto bene”.

Su Verratti: ”L’ho seguito spesso dal vivo: si è imposto subito, ha ottima tecnica, buon dinamismo e dalle situazioni complicate esce quasi sempre alla grande. A Pirlo assomiglia, però Pirlo resta Pirlo…”.

Marco Orrù