Atalanta-Juventus, le pagelle dei bianconeri

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Alessandro Matri (getty images)

ATALANTA-JUVENTUS PAGELLE / BERGAMO – Ecco i voti dei bianconeri:
Storari 7: grande professionista, sempre sicuro quando viene chiamato in causa;
Caceres 6.5: torna dal primo minuto dopo tanto tempo, da quando dal ritorno da Bologna si era procurato un bel taglio sulla fronte oltre a un grande spavento. Gioca con grande attenzione sulla corsia destra della difesa a tre;
Marrone 6.5: ormai nel nuovo ruolo di centrale gioca con coraggio e l’esperienza di un veterano. Ormai Conte gli ha cucito addosso un ruolo che è il suo;
Chiellini 6.5: uno dei pochi reduci dall’undici titolare, gioca con attenzione anche quando ci sono poche motivazioni accese;
Isla 6: non è stata la sua stagione, ma potrebbe esserla la prossima. L’esterno cileno gioca con grande attenzione, non tirando mai indietro la gamba;
Padoin 6: è uno dei fedelissimi di Conte e la sua dedizione lo sottolinea. Bravo soprattutto in fase difensiva e bravo anche nel nuovo ruolo di interno a cui di solito non è abituato;
(68′ Vidal) 6: gioca con grande proposizione come al solito sotto porta, egoista quando spara sopra Consigli;
Pirlo 6.5: insieme a Chiellini è uno dei pochi reduci dell’undici solito schierato da Conte, trotterella in mezzo al campo non cambiando mai di passo;
Giaccherini 6.5: è uno di quelli che a Conte fa sempre un gran comodo, con la sua qualità e applicazione. Un giocatore di spessore, da tenere in considerazione anche per il futuro;
De Ceglie 6.5: torna dopo molto tempo a correre sulla corsia sinistra, con qualche galoppata e tanta voglia di fare;
(75′ Peluso) sv
Matri 7: fa un gol da grande attaccante, stoppando il pallone e girando al volo verso la porta difesa da Consigli. Dimostra con uno squillo che lui c’è;
Quagliarella 6: si muove tanto e cerca spazio, ma non trova la porta. Esce nella ripresa per fare spazio ad Anelka.
(68′ Anelka) 7: la prima vera presenza per Nicolas, che gioca con classe e grande voglia. Fosse arrivata prima la forma…

All.Conte 10: il voto non va solo per lo Scudetto ormai conquistato, ma anche per come è intervenuto nel momento in cui si erano scaldate in curva le anime. Un motivatore dentro e fuori dal campo.

Diego Pedullà