Juventus, Tevez si confessa: ”Qui sono di nuovo felice. E su Conte e la Champions…”

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Carlos Tevez - Getty Images
Carlos Tevez – Getty Images

 

JUVENTUS TEVEZ – Carlos Tevez ha concesso una lunga intervista al quotidiano Tuttosport dove ha parlato di vari argomenti. Vediamo alcune delle sue parole: ”Pensavo che fosse più facile giocare da voi e invece è tattico, veloce, si lavora tantissimo. È il più difficile nel quale mi sia trovato. Certo, forse il fatto di essere nella Juventus complica le cose, sembra che quando gli avversari ci affrontano giochino come se fosse la finale del Mondiale. Tutti vogliono batterci e noi dobbiamo essere sempre al cento per cento. La Juventus mi ha ridato la voglia di giocare a calcio. La cosa migliore per un giocatore: tornare a essere felice. Conte? È un duro, ma per me è un fenomeno. Mi ha sorpreso molto, per lui ogni partita è una finale, vuole sempre vincere, non si accontenta mai. È un maniaco del lavoro, ma poi i risultati si vedono in campo. Differenze con Ferguson? Non tante. Sono due vincenti, due che considerano il loro club il migliore del mondo e vogliono che si imponga sempre sugli altri. Per Ferguson lo stemma del Manchester è la cosa più importante, da difendere a ogni costo. Per Conte è così con quello della Juventus. Sono personaggi come questi che ti spingono a dare qualcosa in più, perché sono i primi a credere fermamente in quello che fanno. Con Mancini? Roberto è diverso. Vede il calcio un po’ da giocatore e un po’ da allenatore… Conte lo vede da allenatore e basta. Cioè, lui è stato un giocatore e sa darti i consigli giusti, ma ha la visione da tecnico. È pazzo per la tattica! In Champions non siamo partiti benissimo, soltanto due pareggi. Ma continuiamo a sognare: e il sogno è vincere il trofeo. È molto rigido anche per quanto riguarda l’alimentazione. Me l’ha fatto capire sin dalla prima volta che ci siamo parlati. Lui è un campione come allenatore. Dal primo giorno mi ha fatto subito vedere e capire come gioca la Juve. Ha un quaderno di tattica in cui appunta ogni minimo dettaglio. Conte è fatto così. Se va all’Arsenal o al Manchester United io che faccio? Mannò, è una cosa che non esiste. Conte deve restare: mi muoverò per primo, lo dirò io a Marotta. Farebbe grandi cose dovunque. Lui è un grande allenatore, un professionista serio. Non avrebbe problemi né in Inghilterra, né in Francia. Sì, ma fra 3-4 anni…”.

Marco Orrù