EDITORIALE/ Juventus, tre obiettivi per la gloria

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Juventus (getty images)
Juventus (getty images)
Dimenticare Istanbul era importante, anzi necessario. Vincere subito era un dovere per riprendere o non perdere la fiducia. Campionato e Coppa Italia superati a pieni voti, domenica poker al Sassuolo, tre giorni piu’ tardi tris all’Avellino, squadre che in comune hanno il verde nella maglia, verde come la speranza, la speranza di rivedere la Juve trionfare non solo in Italia, ma anche e soprattutto in Europa, magari allo Juventus Stadium gia a maggio del prossimo anno, in Europa League. Sulla strada europea ancora una squadra turca, ancora un’avversario ostico, difficile e dal nome impronunciabile, Trabzonspor. Ma la Juventus questa volta non puo’ sbagliare, bisogna andare avanti e vincere, Conte lo sa, Conte vuol scrivere la storia, partendo dalla terra che l’ha visto sconfitto.
La Champions in realta’ era un sogno, bisogna essere realisti, ma e’ giusto dire che sarebbe stato piu’ gratificante uscire in maniera diversa. A questo punto della stagione rimangono in piedi tre validi trofei, lo scudetto, la Coppa Italia e l’Europa League.
La vittoria del tricolore vorrebbe dire 32 sul campo, vorrebbe dire 30 per l’albo d’oro e soprattutto per tutti i creduloni di un’invenzione chiamata calciopoli, vorrebbe dire tre scudetti consecutivi, impresa incredibile quasi impossibile in Italia, ma vorrebbe dire soprattutto fare un regalo all’avvocato, dedicare a Gianni Agnelli la terza stella sul petto, questa volta ufficiale e riconosciuta dalla federazione.
La vittoria della coppa nazionale vorrebbe dire essere la prima squadra italiana ad averne vinte dieci, battendo allo sprint la Roma ferma insieme ai bianconeri a quota nove, e cucirsi cosi la coccarda d’oro sulla maglia.
La vittoria dell’Europa League vorrebbe dire che la Juventus e’ tornata competitiva anche livello europeo, significherebbe potersi giocare la supercoppa europea e guadagnare punti di autostima fondamentali per le stagioni future.
Tre obiettivi ancora in piedi, tutti da raggiungere, tutti alla portata della squadra di Conte che e’ consapevole che dietro ogni obiettivo, ogni vittoria, ogni trofeo c’e’ la gloria, e se ti chiami Juventus devi inseguirla, sempre.

Remigare Giovanni