Buffon lancia l’allarme: ”Portieri facciamoci sentire, le nuove regole ci penalizzano”

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Gigi Buffon (getty images)
Gigi Buffon (getty images)

 

JUVENTUS BUFFON – Il Corriere dello Sport in edicola oggi presenta un inchiesta sui migliori portieri ordinati per decennio. Il nostro Gigi Buffon è il migliore per quanto riguarda gli anni 2000. L’intervista presente sul quotidiano romano al portierone bianconero è tutta incentrata sul suo ruolo, un pò troppo bistrattato dalle regole secondo lui. Ecco alcune delle sue parole: ”Credo che non ci sia realmente la conoscenza del ruolo del portiere, leggo e ascolto dei giudizi e dei commenti che fanno infuriare o sorridere secondo come ti sei svegliato la mattina. Cominciamo dalla sua domanda: i portieri non escono più. La domanda gliela faccio io: sa quanto è grande l’area piccola? E’ 100 metri quadrati. E’ una casa e anche spaziosa, non un monolocale. Quando si scrive e si dice che un portiere ha sbagliato a non uscire bisogna capire e spiegare perché, altrimenti si condiziona il lettore e non gli si fa un buon servizio. Come si può migliorare? Magari organizzando un corso, potrebbe essere un’idea. La critica potrebbe davvero modificare certi modi di pensare e di giudicare. Del resto come è richiesto a noi di avere un margine ridotto di errore, allo stesso modo dovrebbe essere chiesto a dei professionisti come voi. Secondo me ci deve essere l’obbligo di conoscere le cose in profondità. Ci sono anche degli allenatori e dei dirigenti che capiscono poco o niente di portieri, si sentono delle vere castronerie. Invece, quando sento parlare Marchegiani di un portiere o di una parata o di un gol preso male mi si allarga il cuore. Spesso sento questa domanda: “Ma dov’era il portiere?“. Prima di porsi e porre quella domanda, si dovrebbero giudicare la velocità del cross, quanti giocatori sono in area piccola e quanto il portiere è disturbato. L’anno del primo scudetto, abbiamo giocato contro l’Inter e l’abbiamo battuta 2-0, ma nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà, ci siamo salvati perché ho fatto due o tre belle parate. Una di queste su un colpo di testa di Forlan. La sera vedo la tv e il commentatore dice: “Grande parata di Buffon” . Poi fanno vedere di nuovo l’azione al rallentatore e allora il commentatore cambia idea: “In effetti la palla non era molto angolata e la parata non era molto difficile”. Ma quello era il rallentatore, a velocità normale era tutta un’altra cosa! Mi consolo perché càpita così anche agli arbitri”.

Marco Orrù