Andrea Pirlo a 360° sulla Juve, il rinnovo, Verratti, Pogba, il Milan e il futuro

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Andrea Pirlo (getty images)
Andrea Pirlo (getty images)

 

DICHIARAZIONI PIRLO JUVENTUS – Andrea Pirlo sta trascinando la Juventus alla vittoria del suo terzo scudetto consecutivo. Qualche minuto fa è intervenuto a Radio Deejay nella trasmissione ‘Deejay Football Club’ ai microfoni della coppia Zazzaroni-Caressa.

Ecco le sue parole: ”Se abbiamo cambiato il modo di giocare? Stiamo cercando di gestire meglio e dosare un pò le energie, visto che siamo in pochi in questo periodo. Per ora è andata bene. Come mai noi giocatori ci arrabbiamo se l’allenatore ci sostituisce? Fa parte del mestiere, uno vuole sempre giocare, è normale. Chi tira i rigori dopo di me? C’è Vidal, poi Tevez. Ma ultimamente ho segnato più punizioni che rigori, quindi è meglio li tiri Arturo. Come le tiro? La palla la prendo da sotto con le dita nella parte più vicina alla palla e gli dò una specie di schiaffo facendola andare in avanti. Anche Bale e Ronaldo la fanno, ma ora ci provano in tanti. A Firenze poi l’ho fatta diversa, dipende dalle situazioni. Verratti? Certo che possiamo giocare insieme, lo fa già al Psg con Thiago Motta. I giocatori bravi possono giocare insieme. Pogba? Meglio da mezz’ala dove può sprigionare tutta la sua forza. Il rinnovo? Sì più o meno ci siamo, aspettiamo solo il momento giusto per trovarci e decidere il tutto. Cosa manca per la Champions? Abbiamo sbagliato le prime partite contro Galatasaray in casa e in Danimarca e lì abbiamo perso la qualificazione. Se fossimo andati avanti avremmo detto la nostra, siamo più affiatati e consociamo meglio l’Europa. Conte? Più o meno è quello che vedete voi. Per quanto gioco ancora? Qualche anno lo faccio a certi livelli, poi sarà il primo a decidere di ritirarmi. La verità sull’addio al Milan? Sempre la stessa domanda. E’ stata una scelta di entrambe le parti. Io avevo bisogno di un contratto di più anni, loro me ne proponevano solo uno e poi l’allenatore non era convinto di farmi giocare. Ripeto, scelta condivisa, ci siamo lasciati bene e gli auguro di riprendersi”.