Conte parla per la prima volta dopo il titolo

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Antonio Conte (getty images)
Antonio Conte (getty images)

SERIE A JUVENTUS CAMPIONE CONTE / TORINO – Ecco le parole di Conte a Sky Sport per la prima volta dopo lo Scudetto: “La definizione storico per questo titolo è la più giusta per quello fatto in tre anni. Ricostruire dopo settimi posti e vincere tre campionati di seguito e due supercoppe, facendo un percorso importante in Europa arrivando ai quarti di Champions e semifinale di Europa League oltre alla finale di Coppa Italia. Piu’ di così non potevamo fare. L’abbiamo sempre detto con la società che a bocce ferme parleremo un pò e fare delle valutazioni sotto tutti i punti di vista. Sono stati tre anni carichi, intensi e dispendiosi in cui devo ringraziare in maniera incredibile i ragazzi. Stasera è un ulteriore conferma dello spessore. Ieri mi hanno chiesto di fare una cena e festeggiare e l’hanno fatto e oggi erano lì in campo. Sono felice di avergli trasmesso la mentalità che è eccezionale. E’ motivo di orgoglio aver centrato questo traguardo, oggi siamo arrivati a realizzare una media di quasi 90 punti ogni anno e non è facilmente migliorabile. Bisognerà fare valutazioni sotto ogni punto di vista e vedremo. Spesso ci si dimentica che la storia della Juventus diventa un handicap. L’anno scorso siamo usciti ai quarti e sembra avessimo fallito. Quest’anno potevamo fare meglio nel girone e abbiamo fatto un percorso di crescita arrivando in semifinale di Europa League meritando la finale. Ci vuole pazienza. La storia è un handicap per il tifoso che vuole vincere in Europa, però non è semplice per tanti motivi. Io penso che quello che ha fatto questa squadra in Italia non sia migliorabile in Italia. Bisogna capire tante cose e sapere che sono stati tre anni intensi e molto stancanti sotto tutti i punti di vista. Chi è stato con me sa quello che ho messo in questi tre anni e che hanno messo i ragazzi. Io non devo prendermi un anno sabbatico, devo parlare con i dirigenti e capire alcune cose. La Juventus sarà sempre la mia casa e la mia famiglia, sono e lo ero juventino anche quando sono andato a fare gavetta. Qui mi sento a casa, però abbiamo bisogno di confrontarci e di parlarci in maniera serena. Sono veramente entusiasta per tutto. Vi dico sinceramente che non ho voglia di dire qualcosa o qualcos’altro, quello che voglio dire lo dirò al Presidente con cui ho un’amicizia e tre anni di trascorsi bellissimi. Valuteremo in maniera serena cosa fare per il bene della Juventus che  è quello che voglio. Bisogna capire se ho la forza per andare avanti”.