Tuttosport, Platini a 360° sulla Juventus

0
266
Michel Platini (getty images)
Michel Platini (getty images)

 

RASSEGNA STAMPA PLATINI JUVENTUS – Michel Platini, nella sua visita a Torino per la finale di Europa League, ha avuto modo di concedere un’intervista a Tuttosport dove naturalmente ha parlato di vari argomenti riguardanti la Juventus. Ecco gli argomenti trattati:

Su Galatasaray-Juventus: ”Quel campo era infame per tutte e due le squadre. Se la Juventus non riesce a battere il Galatasaray cosa c’entro io? Non avete il coraggio di criticare la Juve e quindi ve la prendete con il presidente dell’Uefa che tanto è lontano… Mi ricordo che con la Juventus abbiamo giocato la finale di Supercoppa Europea del 1985 contro il Liverpool, il campo era brutto, ma abbiamo vinto… no? Comunque mi va bene, anche perché professionalmente la critica era corretta e poi capisco tutto, capisco che è un gioco, capisco le necessità delle parti e poi se a distanza di trent’anni, qui in Italia, sono ancora degno di una prima pagina è una bella soddisfazione”.

Sulla finale di Europa League: ”E’ il campo che decide. E’ una competizione lunga e difficile, chi arriva in fondo lo merita di sicuro. Benfica e Siviglia sono state bravissime”.

Sul campionato italiano: ”Io guardo le partite e me ne frego dell’appeal. Quest’anno mi sono divertito: c’è la Juventus molto forte, la Roma gioca bene, anche la Fiorentina e il Napoli. Certo, se poi mi dite che gli stadi, a parte quello della Juve, sono brutti, sono d’accordo, ma se parliamo di calcio, quello italiano resta di alto livello. Se lo Stadium mi piace? Molto. D’altra parte ci giochiamo una finale… Secondo voi venivamo qui se non fosse stato bellissimo?”.

Su Zidane: ”Può fare l’allenatore? Se l’ho fatto io, lo possono fare tutti! (ride) Ma no, non è vero, io ho fatto il selezionatore che è diverso. Seriamente, credo di sì, mi sembra sia molto coinvolto e abbia voglia di fare qualcosa di grande. Zizou può iniziare”.

Su Conte: ”Capisco il suo stress, oggi è decisamente più forte che in passato. Trapattoni è stato dieci anni, ma aveva meno stress perché c’ero io e altri campioni”.

Su Agnelli: ”Agnelli è entusiasta, giovane, intelligente, con tanta voglia di fare. Ora che frequenta l’Eca e gli ambienti Uefa prenderà una dimensione più internazionale e a quel punto magari anche i risultati della Juventus a livello internazionale potrebbero migliorare, chissà… Diventerà ancora più saggio”.

Su Pogba: ”Oggi questi giocatori hanno il potere di fare quello che vogliono, per cui non so… Certo dovrebbe ricordarsi che è la Juventus che l’ha fatto grande, anche se quando girano i soldi sono tutti più contenti”.