Primo Piano, il ritorno di Simone Pepe

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Simone Pepe - Getty Images
Simone Pepe – Getty Images

PRIMO PIANO SIMONE PEPE / ROMA – Il 21 luglio del 2012 iniziava il calvario di Simone Pepe, quando durante una semplice sgambata estiva durante il Trofeo Tim si procurava quello che sembrava un piccolo problema a una coscia. Speedy veniva da una stagione da grande protagonista nella conquista dello Scudetto 2011/12, il primo targato Antonio Conte e il primo dopo il ritorno in Serie A della Juventus. L’esterno era stato determinante sia nell’iniziale 4-3-3, dove giocava da esterno di destra, che nel successivo passaggio al 3-5-2, quando Conte lo usava come vero e proprio jolly. Piaceva ai tifosi per la sua abnegazione, per la sua corsa e per quel carattere che nascondevano dei limiti tecnici pronti a passare in secondo piano di fronte a tanta volontà e concretezza. Simone Pepe era il simbolo della Juve che rinasceva e mai si immaginava quel 21 luglio di due anni fa di ritrovarsi in un tunnel senza via di uscita.

Il problema alla coscia lo tiene fuori fino a novembre quando ormai sembra pronto a tornare in campo. Ed ecco la prima ricaduta durante un allenamento di rifinitura in cui Simone avverte un piccolo risentimento alla regione posteriore della coscia. Sottoposto a controlli ecografici vengono escluse recidive di lesione muscolari, ma viene evidenziata una reazione infiammatoria a carico della cicatrice dell’infortunio precedente. Pepe si ferma di nuovo e stavolta si capisce che la situazione è più grave di quanto sembri. Si procede con cautela, fino a quando dopo la quattro ricadute a febbraio 2013 si decide di intervenire chirurgicamente sulla coscia e di archiviare la stagione 2012/13 nella speranza che quella successiva sia quella del rilancio definitivo. Simone Pepe viene sottoposto a intervento chirurgico per l’asportazione delle calcificazioni muscolari del semimembranoso della coscia sinistra al Policlinico San Matteo di Pavia, siamo al 27 febbraio 2013. Il recupero è lento e faticoso, Simone però è un guerriero e quindi non molla.

Pepe svolge la preparazione estiva e spera di essere pronto per la stagione successiva a un anno ormai da quel 21 luglio famoso. A settembre però la tegola, Simone sente ancora male, ancora una rogna al muscolo semimembranoso. Le visite evidenziano una lesione muscolare vicina alla precedente zona di cicatrice post operatoria, per precauzione il centrocampista bianconero rimane a riposo per 20 giorni. Tornerà finalmente in campo prima con la Primavera, per ritrovare la forma, e poi con la prima squadra nella sfida di Coppa Italia contro l’Avellino del 18 dicembre 2013. Pochi minuti, ma tanta emozione e la sensazione che tutto sia finalmente finito. A febbraio del 2014 però arriva il nuovo stop e un’altra stagione che il ragazzo passa più in infermeria che in campo.

15 luglio 2014, l’addio di Antonio Conte. 16 luglio 2014, l’arrivo di Allegri. Simone Pepe rivede il campo in ritiro, poi in amichevole. Sembra cambiare qualcosa. Contro il Cesena Allegri lo prova da interno in mezzo al campo, facendolo giocare un tempo. Contro la selezione indonesiana Allegri lo manda in campo al 17mo della ripresa, dandogli spazio per una mezz’ora. Simone ripaga con un assist, un palo che poi Tevez trasformerà in gol e una rete di grande qualità che fa ritornare in mente un favoloso gol di Zidane in un Milan-Juventus terminato 1-3. Poi la partita di oggi contro la selezione australiana di Del Piero, dove Simone scende in campo alla fine della gara giusto in tempo per realizzare il gol della vittoria allo scadere. Al di là dei gol finalmente sembra che Simone abbia davvero ritrovato la forma, siamo tutti con lui perchè siamo sicuri che la sua duttilità sarà utilissima per Massimiliano Allegri. E’ proprio lui l’acquisto a sorpresa del calciomercato della Juventus.

Scritto da Matteo Fantozzi