Primo piano, l’avversario: il Chievo di Corini

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Eugenio Corini
Eugenio Corini

PRIMO PIANO AVVERSARIO CHIEVO CORINI / TORINO – Il campionato della nuova Juventus di Allegri, comincerà sbato alle 18 contro il Chievo Verona, allenato dall’ex bianconero, Eugenio Corini. Andiamo ad analizzare i primi avversari dei bianconeri:

PROBABILE FORMAZIONE: (4-3-1-2) Bardi, Frey, Gamberini, Dainelli, Biraghi; Izco, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Paloschi, Maxi Lopez.

DIFESA – Uno dei punti di forza di questo reparto è sicuramente il giovane Bardi, scuola Inter. L’ex portiere dell’Under 21, che è sato preso per sostituire il partente Agazzi, dopo l’esperienza al Livorno, in una squadra molto fragile dal punto di vista difensivo, qui a Verona potrà mostrare le sue doti con più serenità visto un modulo più accorto praticato dal tecnico gialloblu. Da tenere d’occhio la coppia centrale Dainelli-Gamberini, molto affiatata per aver giocato insieme nel Genoa qualche stagione fa, con il neoacquisto Mangani (Nancy) pronto a subentrare nel corso della stagione. Si attendono conferme da Biraghi, l’esterno sinistro di proprietà dell’Inter, che ha ben impressionato la scorsa stagione al Catania, ma bisognerà prestare attenzione anche al brasiliano Edimar, appena prelevato dal Cluj, ma che ha giocato due stagioni nel Rio Ave, dove per sua stessa ammissione ha imparato a difendere oltre che solo ad attaccare. La fascia destra dovrebbe essere occupata dal veterano Nicolas Frey (fratello del più famoso Sèbastien), che grantisce ormai da anni una certa continuità.

CENTROCAMPO – Nella zona nevralgica del centrocampo è l’argentino Izco, prelevato dal Catania, che potrà garantire un po’ di fantasia e anche qualche gol, vista la sua imprevedibilità che lo porta a inserirsi con facilità nei pressi della porta. Il reparto sarà completato dal finlandese Hetemaj, confermatissimo dopo una buona stagione e da Radovanovic, anche se Corini potrebbe puntare sull’esperienza dell’ex Palermo Guana, più portano alla fase difensiva rispetto agli altri due. A innescare le punte toccherà allo sloveno Birsa preso in prestito dal Milan. Non dovrebbero partire dal primo minuto, ma potrebbero creare grattacapi durante il corso del match gli ex interisti, il trequartista Ruben Botta e l’esterno Schelotto, soprattutto quest’ultimo reduce da un’ottima stagione al Parma contornata di molti assist e anche qualche gol. Nal parco centrocampisti figura anche l’ex granata Bellomo, ma sembrerebbe destinato al Trapani.

ATTACCO – Con la partenza di Thereau, starà all’argentino Maxi Lopez far coppia con Paloschi, che nella scorsa stagione sembra essere ritornato ai livelli di quando era considerato una grande promessa, da essere addirittura  paragonato a Pippo Inzaghi. Stante la squalifica di Pellissier, Corini potrà contare però sul neo acquisto, l’ex granata Meggiorini, sempre pronto ad entrare a partita in corso e che potrebbe essere utilizzato sia come punta esterna che come punta centrale.

CORINI: Un allenatore che si ispira all’ex tecnico bianconero, Antonio Conte, e che non pratica un modulo fisso, ma lo sceglie a seconda del parco giocatori a sua disposizione. Dopo aver utilizzato il 4-4-2 e il 4-3-3, per la stagione in corso si dovrebbe orientare sul 4-3-1-2. L’esperienza maturata in carriera sia da giocatore che da allenatore lo ha indotto ad adottare tattiche diverse a seconda dell’avversario. Più possesso palla con squadre alla portata, mentre il dogma contro le grandi è quello di compattarsi a protezione dell’area e ribaltare il fronte con ripartenze veloci. In questo caso la Juve dovrà stare molto attenta a non scoprirsi e prestare il fianco ai contropiedi clivensi.

PUNTI FORTI – Sicurezza tra i pali, con il giovane Bardi che è lanciato verso l’anno della consacrazione, affiatamento della coppia centrale difensiva Dainelli-Gamberini. Centrocampo con giocatori pensanti, o che sono in grado di saltare l’uomo e che possono mettere gli attaccanti clivensi in condizioni di ripartire in contropiede. L’attacco è composto da giocatori che se riescono a trovare gli spazi giusti difficilmente sbagliano sottoporta. Voglia di combattere contro ogni avversario, soprattutto se si tratta di una big, e squadra che trova sempre grandi energie quando deve giocare in casa davanti al suo pubblico. Dalla sua potrebbe avere anche un manto erboso spesso deficitario, che non permette ai talenti avversari di esprimersi al meglio.

PUNTI DEBOLI – Sugli esterni potrebbe soffrire, con il non velocissimo Frey che dovrà vedersela con le scorribande di Evra, mentre il giovane Biraghi potrebbe pagare una certa inesperienza. Centrocampo che potrebbe pagare la non eccelsa predisposizione alla copertura di Izco e Birsa, mentre la coppia d’attacco è ben assortita ma è ancora un’incognita per via del poco affiatamento tra i vari Maxi Lopez, Paloschi e Meggiorini, che mai hanno giocato insieme prima d’ ora.

Diego Pedullà