Primo piano, l’avversario: il Sassuolo di Di Francesco

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Eusebio Di Francesco - Getty Images
Eusebio Di Francesco – Getty Images

PRIMO PIANO SASSUOLO DI FRANCESCO / SASSUOLO –

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-3) – Consigli; Antei, Cannavaro, Acerbi; Vrsaljko, Biondini, Magnanelli, Longhi; Berardi, Zaza, Sansone. All.: Di Francesco

DIFESA – sarà l’ex portiere dell’Under21 Consigli a difendere i pali dei neroverdi, mentre la difesa a tre dovrebbe essere composta da Antei a destra, l’esperto Paolo Cannavaro al centro, mentre alla sua sinistra agirà Acerbi (nel caso Di Francesco dovesse optare per una linea a quattro a destra scalerebbe l’ex genoano Vrsaljko, con  Longhi al posto dell’ex milanista, con il centrocampo che diventerebbe a tre). A disposizione, vista l’asssenza per squalifica dell’ex bianconero Peluso, il mister potrà contare anche su Bianco e il veterano Terranova.

CENTROCAMPO – un reparto questo camaleontico, perchè potrebbe essere a quattro in caso di un Versaljko avanzato, o a tre con l’inserimento del cursore Taider, che insieme a Biondini avrebbe il compito di assistere il regista e capitano, Francesco Magnanelli, ma anche quello di offendere con improvvisi inserimenti. Un’alternativa buona sulla destra è rappresentata anche da Gazzola, che può giostrare sulla fascia sia in fase offensiva che in quella difensiva. Mentre un’altra soluzione per la parte opposta potrebbe essere l’ex canterano bianconero Chibsah, dotato di una buona tecnica e  di una forte resistenza fisica, il metodista Brighi e l’altro veterano Missiroli che all’occorrenza sa farsi valere anche in zona d’attacco, o con bordate dal limite o sfruttando le sue doti aeree.

ATTACCO – il reparto più succoso è certamente questo, con i promessi bianconeri, Zaza e Berardi, che saranno spalleggiati dal terzo attaccante, ma pronto a sacrificarsi anche in copertura, Nicola Sansone. Panchina di tutto rispetto con gli esperti Floccari e Floro Flores e Pavoletti, che dopo aver fatto vedere in serie B le sue grandi doti di goleador è pronto a sfruttare una chance, qualora gli fosse concessa dal mister a partita in corso.

DI FRANCESCO – un tecnico emergente, a cui non piace fare barricate e a giocarsi la partita a viso aperto. I suoi moduli offensivi sono una testimonianza di questo. Predilige utilizzare il 4-3-3, ma è anche saputo tornare sui propri passi passando al 3-5-2 dopo il 7-0 contro l’Inter. Non si fossilizza su unico sistema di gioco, spostando più avanti o più indietro le proprie pedine del suo scacchiere tattico. Ai suoi chiede sempre tanta corsa e intensità, come è nello stile dell’ex tenico della Juve e ora Ct della Nazionale, Antonio Conte.

PUNTI FORTI – sicuramente l’attacco, con un ariete come Zaza in grado di far male sia di piede che di testa e anche con acrobazie improvvise, come le rovesciate tentate in Nazionale. La tecnica e la fantasia di Berardi, se in giornata, sono in grado di sconquassare qualsiasi difesa. L’ex parmense Sansone è abile a creare varchi per i compagni, ma anche a concludere verso la porta avversaria. In panchina Di Fancesco può contare sempre su giocatori come Floccari e Floro Flores, già andati in gol contro i bianconeri nel corso della loro carriera.

PUNTI DEBOLI – a volte si pensa di più a specchiarsi nel bel gioco (alla Zeman per intenderci) che a portare a casa il risultato, con il risultato di lasciare ampi spazi sulle ripartenze avversarie. La difesa è il reparto più debole, e se non viene sorretto dal sacrificio degli uomini degli altri due reparti può andare incontro a imbarcate incredibili.