Primo Piano, il grande errore di non puntare su Giovinco

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Sebastian Giovinco - Getty Images
Sebastian Giovinco – Getty Images

PRIMO PIANO SEBASTIAN GIOVINCO – Vederlo con il sorriso sulle labbra pronunciare delle parole di attesa nei confronti di un’altra società fa male e non solo perchè Sebastian Giovinco è bianconero dentro ma soprattutto perchè l’ormai ex numero 12 della Juventus è un grandissimo campione a cui la Juventus ha fatto perdere solamente tempo. Tutti quando lo vedevano scartare giocatori su giocatori con la maglia bianconera della Primavera pensavano all’erede di Alessandro Del Piero. Il primo sfregio arriva in anni non facili con Ranieri e la coppia Ferrara-Zaccheroni Seba da tutto, ma viene accantonato continuamente e infine girato a Parma dove fa una buona prima stagione e una straordinaria seconda con 15 reti e 15 assist. La Juventus allora decide di puntare su di lui seriamente, riscattandolo per 11 milioni di euro dai gialloblu proprio nell’anno in cui Alex Del Piero saluta. Il primo cattivo segnale arriva quando si decide di lasciare la maglia numero 10 libera affidando al talento di Seba la 12, maglia di solito adibita per i portieri di riserva ma lasciata incustodita da Storari che veste un atipico 30. Con Conte le cose sembrano andare bene, Seba gioca e convince. Non segna molto, ma fa giocare la squadra in velocità e chiude la sua prima stagione dell’ennesimo ritorno con 31 presenze e 7 reti oltre a un’infinità di assist diventando protagonista assoluto della vittoria del 31mo Scudetto oltre che migliore in campo nel 3-0 rifilato in Champions League al Chelsea campione d’Europa allo Juventus Stadium. Il secondo anno si rompe qualcosa, la società decide di puntare sulla coppia Llorente-Tevez e Giovinco ne risente. Ne risente soprattutto perchè critica e tifosi non lo sostengono mai, perchè in realtà alla fine a credere in lui è solo chi ha strappato quell’assegno da 11 milioni per riprendersi la metà dal Parma, anche se forse quello era anche un pò un obbligo. Non ci credono i tifosi che non ne esaltano le doti e ne fischiano gli errori. Conte però gli sta vicino, ricorderete tutti la scenata allo Stadium, anche se lo fa giocare sempre meno. Sebastian piano piano capisce che la Juventus vuole crescere, ma senza di lui. Ha quel contratto in scadenza nel 2015 che sembra non voler rinnovare nell’attesa di un’occasione, di qualcuno che creda veramente in lui. Va via Conte e arriva Allegri, si prospettano forse nuovi orizzonti. Manco a dirlo, il nuovo mister lo fa giocare ancora di meno anzi lo inserisce spesso a 10-5 minuti dalla fine in partite anche insignificanti. Addirittura alla prima di campionato con assente Tevez preferisce a lui Coman, che nonostante le grandi qualità è un giovanissimo. Probabile che la Juventus non abbia proposto nemmeno il rinnovo al calciatore che oggi ufficialmente ha comunicato la sua scelta: Toronto Fc. Una scelta curiosa per un giocatore ancora giovane, probabilmente legata anche all’ingaggio faraonico che gli è stato proposto. L’amaro in bocca del tifoso bianconero colto però rimane, perchè le potenzialità di Giovinco nessuno tra Ranieri, Ferrara, Zaccheroni, Conte e Allegri è riuscito a tirarle fuori. Un potenziale fenomeno, con numeri che pochi hanno, ma che non ha mai avuto la continuità per dimostrare tutto il suo talento. La Juventus si è affidata a Tevez, grandissimo campione per carità, ma giocatore che ha superato i trenta. Chissà se qualcuno avesse creduto di più in Seba magari cinque-sei anni fa adesso ci staremo coccolando un nuovo Alessandro Del Piero.

Scritto da Matteo Fantozzi