Primo Piano, il Monaco: ecco la squadra di Jardim

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Borussia Dortmund-Juventus (getty images)
Borussia Dortmund-Juventus (getty images)

PRIMO PIANO MONACO JARDIM – Andiamo ad analizzare ruolo per ruolo la prossima avversaria della Juventus:

DIFESA – Il portiere titolare è Danijel Subasic, classe 1984 e spilungone di 192 centimetri nonostante 11 presenze in Nazionale non è un sicurezza così come il vice Stekelenburg ex Roma. Il reparto fa affidamento sulla fisicità del tunisino classe 1989 Abdennour e ha come elemento di spicco il terzino Kurzawa che anche la Juventus segue da vicino. C’è sempre però l’esperienza di Ricardo Carvalho a fare da chioccia ai tanti giovani;

CENTROCAMPO – La vera stella gioca a centrocampo ed è Kondogbia, giocatore di grande prospettiva che però rispetto al gemellino Paul Pogba fatica a decollare. Vicino a lui l’esperto Toulalan ormai sposo promesso dell’Inter. Attenzione ai fantasisti perchè dietro a una punta unica giocano di solito tre trequartisti. Tutti conoscono Moutinho, mentre a qualcuno è sfuggita la qualità di Martial, giocatore rapido e molto intelligente. Il marocchino Dirar è un giocatore rapido e interessante, ma lo spauracchio rimane Ferreira Carrasco ultimamente troppe volte lasciato in panchina;

ATTACCO – Davanti la punta di diamante è Berbatov, giocatore a un passo dalla Juventus un paio di anni fa. Bomber di grande spessore anche se ormai avanti con gli anni. Attenzione anche alla riserva Lacina Traore, che pure i bianconeri seguivano.

LA STELLA KONDOGBIA – Centrocampista francese classe 1993 ha nel suo curriculum un’esperienza in Liga con il Siviglia. Veniva considerato al pari di Pogba come talento futuro un paio di anni fa, titolare nella Juventus ormai da due stagioni però Paul Labile l’ha lasciato ormai anni luce dietro. Kondogbia però è un giocatore tecnico e di grande intelligenza che sa fare bene le due fasi;

L’ALLENATORE JARDIM – Il tecnico nato in Venezuela da genitori portoghesi è arrivato a Monaco quest’estate con tanti pregiudizi da parte della stampa. Fa giocare la squadra con un 4-2-3-1 molto offensivo, ma che rende meglio fuori casa rispetto che in casa, se si fosse giocato solo in trasferta il suo Monaco invece che quarto sarebbe primo. Il tecnico è bravo nella fase difensiva, sua la migliore della Ligue 1, ma soffre molto davanti dove ha segnato appena dieci gol in più dell’ultimo Metz;

PUNTI FORTI – La difesa non ha nomi irresistibili, ma una solidità conclamata e gioca di gruppo con intelligenza. Davanti ci sono giocatori rapidi, bravi a mettere in difficoltà gli avversari nell’uno contro uno;

PUNTI DEBOLI – Nonostante i buoni nomi e la presenza di gente come Berbatov, Ferreira Carrasco, Moutinho e via discorrendo non arrivano i gol. La squadra sinceramente, senza presunzione, è alla portata della Juventus che almeno sulla carte gli è molto superiore;

Scritto da Matteo Fantozzi