Euro2016, Italia-Spagna, Sacchi: “Conte è un grande allenatore. Abbiamo giocato meglio”

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Arrigo Sacchi (Getty Images)
Arrigo Sacchi (Getty Images)

EURO2016 ITALIA-SPAGNA SACCHI / ROMA –Ecco le dichiarazioni rilasciate da Arrigo Sacchi in diretta su Raiuno nella trasmissione “Il Grande Match”, condotta dall’ottimo Flavio Insinna: “C’è una cosa che in Italia si fa fatica a capire, ed è che quando si gioca meglio dell’avversario è più facile vincere. Abbiamo vinto con merito e abbiamo giocato meglio dell’avversario. Come è possibile se i giocatori più tecnici e più famosi ce li avevano gli altri? E’ perchè non c’è solo questo nel calcio: c’è l’intelligenza, la passione, la motivazione, la collaborazione, e c’è un qualcosa che ti aiuta e ti guida che è il gioco. Noi abbiamo un grande allenatore e abbiamo delle grandi persone, che l’hanno interpretato al meglio, ognuno delle loro possibilità. Perchè il gioco migliora i giocatori e non li rinchiude negli schemi, come ho sentito dire tante volte. Ti parlo anche dell’ambizione, perchè quando è un’ambizione giusta ti permette di bruciare le tappe per la vittoria e scaccia le paure, infatti la squadra non ha avuto paura, Ti posso parlare della passione, dell’amore, della convinzione, dell’entusiasmo. C’erano tutti questi ingredienti e c’era un’idea geniale. Io mi sono stancato di sentire di Conte che dà carica, non è uno psicologo. L’allenatore deve dare un gioco e lui lo sta dando in poco tempo. Questi ragazzi sono stupendi, perchè lo stanno seguendo. Però io vorrei tanto che tutti loro (di una parte ne sono sicuro di altri no) lo seguissero non perchè abbiano avuto delle critiche e siano stati definiti la peggior squadra degli ultimi 50 anni, ma per la loro cultura, per la loro professionalità, per la loro intelligenza. Perchè devono onorare…oggi c’era un paese che li seguiva, che ha spinto, io è la prima volta che vedo una partita insieme alla gente ed oggi mi sono emozionato. Oggi loro non hanno vinto rubando e asserragliati dietro, hanno vinto meritando e la partita doveva essere chiusa già al 70′, Pellè è stato eccezionale, così come Eder. Io ho dato i voti e non ho dato un’insufficienza. Credo che questa squadra per l’impegno e la serietà sia un esempio per questo Paese. Poi ha ragione Antonio, vittorie chiamano vittorie. Abbiamo un calendario impietoso, questa è una squadra che gioca sul movimento senza palla e sulla velocità, se vengono meno queste cose è complicato, ma abbiamo 5 giorni per recuperare”.