Marotta: “Vogliamo proseguire con Allegri, nessun accordo con Keita”

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Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta ©Getty Images

“Lo scudetto più bello è stato il primo, ha saputo darci tantissime emozioni mai provate prima sia da me che da Conte ed il presidente Agnelli“. Parla così Beppe Marotta alla trasmissione ‘Radio Anch’io lo Sport’ sulle frequenze di Radio 1 Rai. L’ad della Juventus spiega anche il perché il primo dei sei campionati di fila vinti sia risultato senza dubbio il più significativo: “Venivamo da un deludente settimo posto, vincere così perciò aveva assunto una importanza particolare, ma alla fine tutti e sei gli scudetti sono stati bellissimi, anche quello conquistato ieri”.

Tra i fattori decisivi Massimiliano Allegri: “Si, è indubbio che sia così – conferma Marotta – ma tutti hanno dato un contributo di spessore. Quando il nostro mister arrivò alla Juventus venne accolto da scetticismo e contestazioni, adesso siamo arrivati a questo e lui ha la fiducia di tutti. Il rapporto tra lui e la società è ottimo e ci sono tutte le premesse per continuare felicemente insieme. Non ci siamo ancora confrontati con Allegri perché c’è ancora l’appuntamento di Cardiff. Anche se non dovessimo vincere la Champions League, la stagione resterebbe comunque trionfale con due titoli vinti su quattro”.

Juventus, il calciomercato porterà novità

Marotta parla del mercato: “Andrea Agnelli è stato il primo a volere uno zoccolo duro di calciatori italiani quando arrivò alla presidenza. Buffon, Chiellini, Bonucci, Barzagli e Marchisio hanno trasmesso il valore della vittoria a tutti gli altri, ed accanto a loro continueremo a mettere talenti giovani e forti per rendere più competitiva la Juventus. Dybala ne è il giusto esempio: arrivò che era un ragazzino inesperto, ora è un punto fermo della squadra con tanta grinta oltre che un bagaglio tecnico notevole. I successi dipendono da tante cose: la presenza della dirigenza è uno di questi e trasmette sicurezza ed organizzazione. Senza una grande società non può esistere una grande squadra”.

“Un esempio di quanto siamo efficaci lo abbiamo dato dopo l’addio improvviso di Conte, sostituito con un vincente come Allegri. Il suo ingresso è stato favorito dal gruppo e questo non si vede spesso in un cambio di guida tecnica. Sul mercato ci siamo già assicurati Caldara e Spinazzola, mentre non è vero che abbiamo un accordo per il laziale Keita. E’ un giovane molto forte e ha un altro anno di contratto e confesso che lo teniamo d’occhio, ma non esiste alcuna trattativa, valuteremo con calma. Nella mia prima stagione da ad della Juventus contattammo Di Natale dell’Udinese, che però ci disse di no. Ora invece in tanti vorrebbero venire da noi. Siamo felici sia per i risultati sportivi che per quelli di immagine”.

Se Conte andasse all’Inter? “Non sarei preoccupato – dice Marotta – ed anzi sarebbe un bene per il calcio italiano, che deve diventare più competitivo. Per lo scudetto ci sono però tante ottime rivali come Napoli, Roma e Fiorentina. Intanto attendiamo la finale di Champions League con la consapevolezza di essere più forti di due anni fa. Abbiamo Mandzukic e Dani Alves che il trofeo già l’hanno vinto e ci daranno una marcia in più. Con Agnelli ho un rapporto magnifico, abbiamo creato un gruppo vincente e lo dico con orgoglio. Prima o poi le strade mia e della Juventus si separeranno, ma accadrà dopo aver vinto tantissimo”.