Donnarumma torna sul rigore segnato da Dybala: “E’ stato lo Stadium a fischiarlo”

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Gianluigi Donnarumma ©Getty
Gianluigi Donnarumma ©Getty Images

Il portiere rossonero Gianluigi Donnarumma resterà al Milan, la sua volontà è quella di rimanere nel capoluogo lombardo. In un’intervista rilasciato al giornale ‘GQ’, il portiere ha dichiarato di stare cercando una casa nel centro di Milano per lui e per tutti i suoi cari. Allontanate dunque tutte le voci di calciomercato che lo volevano lontano dalla sua squadra del cuore.

Il rigore trasformato da Dybala e la rivincita di Doha

Donnarumma durante la lunga intervista è tornato a parlare anche del rigore concesso alla Juventus e trasformato da Dybala negli ultimi minuti di Juve-Milan. Ha raccontato l’accaduto svelando poi dei particolari retroscena: “In realtà, visto e rivisto credo si debba parlare di rigore borderline, una situazione in cui qualsiasi decisione non sarebbe stata scandalosa. Mi sono fatto però l’idea che a fischiarlo sia stato lo stadio, perché quello della Juve mette una pressione incredibile: l’acustica è stata evidentemente studiata, perché l’onda sonora che ti arriva addosso è incredibile. Doha è stato il mio primo incontro con la vittoria, una cosa meravigliosa, e l’attimo del rigore parato a Dybala è il momento perfetto della mia vita, fin qui”.

Poi il retroscena: “Mezz’ora dopo la partita Dybala è venuto a cercarmi nello spogliatoio. È stato intelligente ad aspettare un po’: come ricorderà, al fischio finale io ero fuori di me dalla rabbia, non so come avrei reagito a un suo approccio. Mezz’ora dopo, invece, era tutto sbollito: mi si è avvicinato col suo sorriso simpatico, mi ha dato il cinque e ha detto “ora stiamo uno a uno”. Segno che il rigore di Doha non gli era andato giù, almeno fino a quella sera. La perdita del controllo non mi è piaciuta, ho cominciato a lavorarci”.

Buffon maestro in campo e fuori

Ha poi parlato anche del portiere bianconero Buffon dichiarando che: “‘Gigi è un mito, il classico tipo che riesce a farsi voler bene da tutti. Tiene su l’ambiente, a me ha dato un sacco di consigli. Quando ci alleniamo insieme cerco di rubargli i segreti del mestiere, perché tecnicamente è fantastico”.