Massimiliano Allegri: il lavoro del tecnico sulla Juventus in Europa

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Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri ©Getty Images

Tempo di bilanci, confessioni e prospettive di futuro. Nell’intervista rilasciata a Sky Sport, Massimiliano Allegri commenta tutte le ultime news Juventus, dalla finale di Cardiff alla lite con Bonucci. Il tecnico della Juventus sottolinea le motivazioni del suo rinnovo e non mancano i riferimenti al passato bianconero, a quell’Antonio Conte da cui ha raccolto una squadra che aveva battuto ogni record e a cui ha dato nuove impensabili prospettive di vittoria. Accolto a Torino dall’iniziale ostilità dei tifosi, il conte Max ha conquistato lentamente e a suon di vittorie la stima degli juventini più restii. In queste stagioni in bianconero ha visto passare tanti campioni, da Tevez a Pirlo, da Vidal a Pogba. Ha avuto subito chiaro l’obiettivo appena giunto sulla panchina tanto ambita: “Tutti e tre gli anni sono stati diversi. Il primo anno bisognava solo crescere in Europa senza stravolgere niente.” E in Europa la Juventus è cresciuta, con due finali conquistate in tre anni. Neanche quest’anno la squadra bianconera è riuscita a raggiungere il traguardo della vittoria della Champions League, quello sognato da una vita, ma si è riconfermata la seconda squadra migliore in Europa, anche grazie alla guida di Allegri.

Il cambio di modulo e la svolta in campionato: le scelte di Massimiliano Allegri

Evidente a tutti il cambio di passo della squadra dopo il cambio di modulo. Una scelta che Allegri commenta con serenità adesso che si è rivelata vincente e ricorda il momento in cui, dopo la partita con la Fiorentina, tutto è cambiato: «Sorrido quanto sento i santoni che dicono fanno e che sanno poco di calcio giocato e sensazioni, credevano fossimo finiti, ma io mi diverto. – e poi il 4-2-3-1 – Rischiavamo di non vincere lo scudetto ed era già un po’ che lo sentivo. Dopo Firenze rimanemmo a quattro punti, entrare in un vertice negativo era un attimo. Avevamo bisogno di una svolta mentale e spaccare la stagione perché con quel modulo, quegli uomini non potevano dare di più». Nessun rimpianto dunque per Massimiliano Allegri che lascia trasparire una certa consapevolezza del livello a cui è giunta la squadra. Ancora un gradino da salire in Europa, ancora un dominio da confermare in Italia. L’intesa tra il condottiero e la squadra c’è, anche a livello legale, il percorso di Allegri in bianconero continua.

Alessandra Curcio