Agnelli ai tifosi bianconeri: “Conta il gruppo unito, noi siamo qui per vincere”

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Andrea Agnelli © Getty Images

Si vince sul campo, il triplice fischio finale determina la vittoria o la sconfitta, novanta minuti in cui tutto può succedere e alla fine si tirano le somme dei gol fatti e di quelli subiti, la differenza determina il trionfo o il fallimento. La vittoria,però, si costruisce fuori dal campo, non solo all’interno della squadra, ma a partire dalla società. Lo sa bene la Juventus, una società in cui la vittoria è di casa, proprio grazie alle strategie dirigenziali e a quel tanto decantato stile bianconero che ha permesso, negli anni, di superare ogni crisi. Esattamente come in questo momento, dopo la sconfitta di Cardiff e la perdita di un pezzo fondamentale della squadra che ha vinto sei scudetti consecutivi. Leonardo Bonucci è passato al Milan e le parole del presidente Agnelli, in primo piano tra le news Juventus, suonano come un monito per i tifosi bianconeri un po’ scoraggiati.

Agnelli: “Il gruppo unito fa la differenza. La vera leggenda sono Marotta, Paratici e Nedved.”

«Per la Juventus esiste un unico risultato che è quello della vittoria. Non lo dico con arroganza, ma con la legittima ambizione di chi compete. E noi competiamo per vincere, poi la differenza la fanno le persone. È il gruppo che fa la differenza. Il gruppo unito, è questa la parte fondamentale». Con queste parole il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è intervenuto all’incontro con l’Associazione parlamentare ‘Giovanni Agnelli’ Juventus Club che si è tenuto nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. Il massimo dirigente bianconero ha poi lodato il lavoro del suo staff dirigenziale, composto da Pavel Nedved, Beppe Marotta e Fabio Paratici: «Loro sono il cuore pulsante della Juventus di oggi, della Juventus della leggenda. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile, a loro va il mio ringraziamento». Agnelli ha parlato anche del ranking Uefa: «Le quattro squadre in Champions League? Questo deve farci sorridere, ma dobbiamo fare attenzione perché dal 2019-2020 rischiamo di perdere il quarto posto nel ranking», ha aggiunto Agnelli. «Dobbiamo stare molto attenti perché l’Italia rischia di perdere una posizione: quello che è stato un cambiamento molto favorevole potrebbe trasformarsi in un boomerang».

Alessandra Curcio