Primo Piano, Allegri: “Non siamo ubriachi, testa al Genoa”

0
503
Massimiliano Allegri - Getty Images
Massimiliano Allegri – Getty Images

PRIMO PIANO ALLEGRI – Queste le parole del tecnico Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia della sfida interna con il Genoa:

Come si fa a non essere ancora ubriachi, estasiati dalla grande partita di mercoledì? Il ct ti ha chiamato per sapere le condizioni di Barzagli? Ti scoccerebbe se fosse convocato?
“Ancora ubriachi non lo siamo assolutamente, anche perchè abbiamo fatto un ottimo ottavo di finale, sia all’andata che al ritorno; avevamo l’obiettivo di passare il turno, ci siamo riusciti e quindi ora ci prepararemo per questo quarto di finale. Ora abbiamo una partita molto difficile col Genoa, che è la squadra che innanzitutto ci ha battuto in campionato, è una squadra che ha fatto venti punti in trasferta, ha rimontato sette volte in situazione di svantaggio e sarà una partita difficile e complicata, perchè loro hanno avuto una settimana per prepararla, noi praticamente solamente oggi, quindi dobbiamo essere molto bravi, soprattutto perchè credo dalla partita di domani – e poi ci sarà la sosta, così recupereremo un po’ di energie e un po’ di giocatori – e le due partite a seguire, vale a dire Empoli in casa e Parma fuori, sono tre partite credo decisivi ai fini del campionato, per non andare a incasinarsi e a crearci dei problemi, per poter preparare al meglio il ritorno di Coppa Italia a Firenze e il quarto di finale col Monaco. Per quanto riguarda la seconda domanda, se mi ha chiamato il ct, no, non mi ha chiamato, però i giocatori che ho a disposizione stanno tutti bene, Barzagli è rientrato, ha fatto due ottime partite anche se è otto mesi che è praticamente fermo, quindi quando i giocatori vanno in Nazionale vuol dire che stanno tutti bene e sono molto felice”.

Un commento sul sorteggio di ieri più dettagliato. Unanimemente è stato definito un  buon sorteggio. Considerato che c’è la sosta, ci dobbiamo aspettare una Juventus con tutti i migliori o c’è qualche giocatore che ha bisogno di rifiatare? Recupera infortunati?
“Per quanto riguarda il sorteggio, innanzitutto è un quarto di finale. Il Monaco per essere arrivato a giocare un quarto di finale vuol dire che ha dei valori e dei meriti: ha eliminato l’Arsenal e non è cosa semplice, giocando buone partite. Io ieri, dopo che è venuto fuori il sorteggio, ho letto che la Juventus ha avuto fortuna in questo sorteggio, io credo invece che magari si possa rovesciare la cosa, viste le due partite che ha giocato la Juventus in casa col Borussia e a Dortmund, magari sono le altre che hanno tirato un sospiro di sollievo a non incontrarci in questo momento. C’è anche il rovescio della medaglia. E’ un quarto di finale molto difficile, abbiamo le possibilità per poter andare avanti e bisogna prepararsi al meglio. Per quanto riguarda domani, i recuperi, Marchisio sta bene, ha smaltito l’influenza, Sturaro è a disposizione da oggi. Pirlo non è a disposizione, lo sarà dopo la sosta, e Pogba no, perchè si è fatto male tre giorni fa, quindi non è a disposizione. E domani valuterò oggi le condizioni di tutti, però non è che ci siano grandi stravolgimenti. Morata è squalificato, quindi siamo credo 15/16, con due ragazzotti della Primavera con noi, che sono anche bravi. Siamo al completo”.

Avete già programmato quando più o meno pensate di vincere lo Scudetto? Dopo Dortmund si è parlato molto della Juve di Allegri, questa definizione ti inorgoglisce? Quanto ci hai messo di tuo nella Juve europea?
“A me i conti non piace farli, perchè da noi si dice: una volta che si fanno i conti, vengono fuori i contadini. Quindi credo sia meglio non farli. Ho detto prima che queste tre partite sono decisive. Bisogna essere molto bravi, non sottovalutarle, perchè sottovalutare l’avversarie significa avere mancanza di rispetto e soprattutto le partite vanno vinte, perchè domani quando inizia la partita siamo 0-0 contro un Genoa che è una squadra difficile da incontrare, perchè è una squadra rognosa, che non ti fa giocare e che ti può creare dei problemi. Quindi attraverso queste tre partite è normale che passa gran parte del futuro del campionato, per non andare molto in là. Quindi dobbiamo essere molto molto bravi e credo che i ragazzi lo siano e siano molto responsabili. Per quanto riguarda la Juventus di Allegri, la Juventus non è di Allegri, la Juventus credo sia da 100 anni dela Famiglia Agnelli, quindi nelle società di calcio passano i giocatori, passano gli allenatori, la società rimane. Io credo che la Juventus sia cresciuta molto nella consapevolezza dei propri mezzi da parte dei ragazzi, sia stato fatto un buon lavoro da parte di tutti, non solo mio, ma a parte di tutto lo staff, di quelli che lavorano con me e della società, per cercare di migliorare, ma questo deve essere l’obiettivo. Un lavoro iniziato credo quattro anni fa con il primo Scudetto vinto. E’ normale che bisogna cercare sempre di crescere e migliorare. Per essere competitivi a livello europeo è normale che bisogna fare ancora molto e credo che la Juventus, l’obiettivo che debba avere, è quello di riuscire a rientrare stabilmente nelle prime otto. E per farlo, la cosa innanzitutto che bisognerebbe fare, è quella di vincere il girone, perchè vincere il girone vuol dire poter avere un sorteggio sicuramenteun pochino più favorevole e garantirsi con più percentuale i quarti di finale. Poi ai quarti di finale può succedere di tutto, però quando stabilmente sei nei quarti di finale, è normale che hai più possibilità di arrivare in fondo”.

Un giornale francese oggi ha riportato delle dichiarazioni di Nedved che avrebbe confermato un incontro a Montecarlo tra Pogba e il presidente del Psg. La Juventus ha smentito queste dichiarazioni. Che cosa hanno detto a lei del futuro di Pogba?
“Del futuro, della stagione prossima, non abbiamo ancora parlato di niente., anche perchè credo che abbiamo  impegni molto importanti ancora da affrontare. Che Pogba sia un giocatore straordinario, richiesto dalle grandi squadre, credo sia una cosa normale, come altri giocatori della Juventus. Però credo che la Juventus, quando è nelle prime otto d’Europa, e speriamo di essere tra le prime quattro tra un mese, credo che sia una squadra di altissimo livello, dove tutti i giocatori vogliono venire e rimanere. Quindi noi in questo momento noi pensiamo al campionato, poi alla Coppa Italia e alla Champions, poi a bocce ferme vedremo di programmare la prossima stagione”.

Ad agosto è arrivato tra molto scetticismo e ha avuto un’accoglienza non facile. Poi questa è diventata la sua Juve, ha lasciato un’impronta. Si aspettava di arrivare a questo punto con 14 punti di vantaggio in campionato, che sono 15 con lo scontro diretto, con quella vittoria in casa del Dortmund e ancora in corsa per la Coppa Italia? E’ andato al di là di ogni previsione…
“Io quando sono arrivato era normale che dopo tre anni con un allenatore che aveva vinto tre Scudetti, da parte dei tifosi ci potesse essere un trauma, un dispiacere. Però io alla fine credo molto in quello che faccio, nel mio lavoro, e credo ci voglia molto equilibrio, credo di non esaltarmi mai quando le cose vanno bene, di non deprimermi quando le cose vanno male, perchè  quando una squadra ha dei valori prima o poi vengono fuori. Questa squadra credo abbia delle qualità importanti, lo ha dimostrato nei tre anni precedenti, lo ha dimostrato quest’anno e credo abbia le qualità per poter ancora migliorare perchè ci sono dei giovani dentri, ci sono degli anziani che hanno grandi obiettivi e voglia di stupire. Credo che se riusciremo a vincere questo quarto Scudetto sia una cosa straordinaria per i ragazzi; se riusciremo ad arrivare in semifinale di Champions e magari ci giocheremo una grande semifinale, però credo che bisogna fare un passo alla voglia, credo che ci voglia molto equilibrio quando facciamo le cose, soprattutto nel lavoro rimanere sempre con un profilo molto basso, perchè oggi sei bravo e domani non sei più bravo. E il calcio è bello e brutto per questo. In questo momento le cose stanno andando bene ed è il momento in cui bisogna stringere perchè bisogna essere molto più bravi ora di tre mesi fa”.

E’ il suo momento migliore?
“Io spero che questo sia un ottimo momento, ma non sia il migliore, perchè l’ambizione e l’obiettivo mio, ma deve essere l’obiettivo di tutti i ragazzi, è quello di migliorare e fare delle cose importanti. E per farlo ci vuole grande sacrificio, sacrificio nel senso di allenamento, sia fisico che con la testa, e i ragazzi lo stanno dimostrando, ma non lo stanno dimostrando solamente quest’anno, ma in questi quattro anni. E’ normale che ci sia un percorso da fare, un percorso dove bisogna migliorare e credo che queste due partite col Dortmund abbiano dato più consapevolezza dei propri mezzi, qualche certezza in più, però non deve essere assolutamente un punto di arrivo, deve essere un punto di partenza, un buon punto di partenza, dove dobbiamo cercare di continuare, dobbiamo lavorare, per andare a migliorare ancora quelle cose che non vanno bene”