Sampdoria, Ds Osti: ”Biabiany alla Juve? Ne parliamo. Conte è la sicurezza bianconera”

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Juventus (getty images)

 

SAMPDORIA OSTI JUVENTUS – Il Direttore Sportivo della Sampdoria Carlo Osti, alla vigilia del match con la Juventus, ha concesso un’intervista a Tuttosport dove ha parlato di mercato e della gara di Marassi di domani sera. Ecco le sue parole: ”Siamo una squadra giovane e operaia. La Juve, invece, una macchina da guerra stellare. L’anno scorso abbiamo vinto a Torino. Dobbiamo rifare la partita perfetta. Bianconeri davanti a tutti? Sì. Hanno il 3° scudetto di fila in mano. Possono solo perderlo loro. Non lo dico per creare pressioni. E’ la verità”. Osti poi parla di alcuni singoli: ”Gabbiadini? Il futuro dipende da lui. Mi aspetto che faccia il Gabbiadini. Ha ottime potenzialità. E’ affamato, ha la testa dura, è un bergamasco coriaceo, caparbio, sa soffrire. Può essere esaltato da Delio Rossi. Ma con le sue doti anche lui può esaltare il tecnico. E’ un attaccante moderno, con noi può decollare, diventare grande. Tra l’altro: abbiamo affrontato un grande investimento per prenderlo. Tanto crediamo in lui. Zaza? Ad Ascoli ha dimostrato di essere un attaccante che fa la differenza in B. Sono curioso di vedere se ci riuscirà anche in A, visto che la Juve lo ha girato al Sassuolo. Ma soprattutto voglio vedere se raggiungerà il giusto equilibrio comportamentale e caratteriale. E’ una testa calda? Ho già detto tutto… Biabiany? Il Parma lo ha in comproprietà con noi della Samp. Noi con la Juve abbiamo un ottimo rapporto. Sagramola e io abbiamo un dialogo schietto e costruttivo con Marotta e Paratici. E vogliamo avere un rapporto sempre migliore. Non avremmo nessun problema ad aprire una nuova comproprietà con i bianconeri. Oltretutto siamo in buoni rapporti anche col Parma. Con Tevez ha fatto un ulteriore salto di qualità, anche se lui da solo non basta per colmare il gap con le grandi d’Europa. Ma c’è Conte. Con lui ho lavorato a Bergamo. E’ un personaggio vero, un ottimo allenatore. Anche focoso. Perché dice quello che pensa. Meglio uno come lui che tanti ipocriti. Il calcio ne è pieno. Tirano il sasso e nascondono la mano. Preferisco Antonio, sia come allenatore sia come persona”.

Marco Orrù