Juventus, Zuliani: “La squadra di Conte deve migliorare la fase iniziale delle partite”

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Tevez-Vucinic (getty images)

JUVENTUS ZULIANI / TORINO – Il telcronista di Sportmediaset, noto tifoso bianconero, Claudio Zuliani, ha commentato attraverso il suo profilo di Facebook il passo falso della Juventus a Copenaghen: “E come l’anno scorso…..ecco che la Juve pareggia in Danimarca e comincia l’altalena dei giudizi e delle critiche in ordine sparso. Premettendo che bisogna trovare una soluzione a queste partite e che se in panca hai uno spilungone forte di testa e batti 16 corner forse potresti schierarlo,non mi sembra logico iniziare a settembre con il delirio da tastiera.Abituati da due stagioni a sentirsi dire che Conte e’ maniaco, che pur di non cambiare modulo rinuncia a dei giocatori, che non è un tecnico adatto alla Champions, che vuole partire, che ..che..che..che alla fine vince campionato, Supercoppa e tutti di nuovo sul carro! Non riusciamo proprio ad essere un minimo equilibrati. La Juve pareggia in rimonta contro il Chelsea e tutti a dire che aveva la tempra europea, pareggia in casa con lo Shakhtar e il gioco di Conte e’ stato surclassato, pareggia a Copenaghen alla terza e siamo fuori dal girone, già eliminati con figuraccia internazionale al seguito. Nelle gare di ritorno vittoria netta con i danesi ( ci mancherebbe) , vittoria con i campioni in carica del Chelsea e vittoria in trasferta ucraina: la Juve pronta per vincere la Champions! Ma esaminiamo con calma senza ricadere nello stesso errore della passata stagione. La Juve ha pareggiato ancora a Copenaghen con supponenza iniziale e la disattenzione che serve per dare coraggio ad una squadra più debole. Poi ha cercato di rimediare ma ha sbattuto contro il muro avversario, il portiere, la traversa e la mancanza di lucidità sottoporta. A Milano era successo qualcosa di analogo con la Juve sottotono che, svegliata dal gol subito, ha reagito rischiando la vittoria nel finale. Secondo me basta sistemare la fase iniziale delle partite. La Juve si sente più forte e convinta dei propri mezzi ma deve ricordarsi che non ha comprato Messi o Ronaldo e deve giocare da squadra; sempre concentrata, possibilmente a 100 all’ora, altrimenti sono guai. Per chiacchierare del caso Llorente avremo tempo in altri post, di sicuro qualcosa non torna.