Juventus, Marotta: ”Conte il nostro Ferguson. E Pogba resta!”

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Beppe Marotta (getty images)

 

JUVENTUS MAROTTA – All’indomani del record bianconero di 11 vittorie consecutive, il Dg della Juventus Beppe Marotta ha parlato ai microfoni di Radio 1 nella trasmissione ‘Radio Anch’io lo Sport’. Varie tematiche affrontate, ma soprattutto si è parlato di Antonio Conte e Paul Pogba. Ecco le parole di Marotta: ”Spero che Conte possa diventare il nostro Ferguson e Wenger, sono ottimista sul suo futuro alla Juve. Ha bruciato le tappe, creato principi, è uno dei migliori allenatori in circolazione in tutto il mondo – riporta Tuttosport online -. Dietro questi risultati c’è molta fatica e la cultura del lavoro che ci porta a curare i dettagli. Conte è anche il gestore di questo gruppo, non è solo l’allenatore. Ma accanto a grande squadra c’è sempre una grande società, c’è un grande senso di appartenenza con la famiglia Agnelli. C’è un modello societario. Il merito principale è di Conte ma anche alla solidità societaria. Nella storia la Juve è sempre stata la squadra da battere, gli avversari di turno cercano di giocare con velleità che non hanno in altre partite. Conte è riuscito a mettere la squadra in condizione motivazionale di affrontare qualsiasi avversario. Il panorama economico in Italia è limitato ma Juventus sta riacquistando sua credibilità. La qualità squadra italiane di alto livello, possono competere, ma la spaccatura tra vertice e coda campionato come punti. Il campionato italiano si è impoverito dal punto di vista tecnico. Il nostro obiettivo è vincere il terzo scudetto di fila, sarebbe un’impresa storica, alla Juve nessuno ci è riuscito se non indietro nel tempo quando il calcio era diverso. Oggi ci sono le premesse, però siamo al giro di boa, ci sono ancora decine di punti, noi abbiamo recuperato punti alla Roma. Ma questo è fattibile al contrario. Pogba? La Juventus nella sua storia ha sempre comprato molto e venduto poco parlando di campioni. Dal nostro punto di vista non vogliamo vendere Pogba e finora abbiamo chiuso la porta ad ogni possibile acquirente”.

Marco Orrù