Chirico: “Chissà se ce la faremo a vincere il campionato di cartapesta”

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Antonio Conte (getty images)
Antonio Conte (getty images)

SERIE A UDINESE-JUVENTUS CHIRICO / TORINO – Il giornalista di Telelombardia e noto tifoso bianconero, Marcello Chirico, come di consueto nel post-partita di Udine ha espresso il suo pensiero attraverso il suo profilo di facebook, ironizzando sulle fantomatiche classifiche stilate da chi non vuole accettare la superiorità bianconera: “A volte, credo, dovremmo essere proprio noi juventini ad avere un po’ più di fiducia nella nostra squadra. A non vedere sempre pericoli dietro ogni angolo, a non disperarci se nella formazione titolare non leggiamo i nomi di Tevez e Bonucci, e al loro posto troviamo quelli di Ogbonna e Govinco. I primi a fidarci di Conte, ad essere più ottimisti con una Juventus che sta per sfondare quota 90 punti e che in campionato ha perso solo 2 volte, dovremmo essere proprio noi. Perché a gufarcela e a tirarci addosso tutta la sfiga del mondo ci pensano già i nostri nemici. A Udine è finita esattamente come avevo pronosticato in tv: vittoria netta, senza discussione. Ai friuliani abbiamo concesso 2 tiri in porta, stop. Pratica regolata già nei primi 30 minuti, con una Formica davvero atomica e l’ennesimo (il 14°) ruggito del Re Leone. In questo 0-2 è riprodotto fedelmente il rapporto di forze esistente questa stagione tra i 2 club bianconeri. Ho già sentito cosa dicono a Castorama: Udinese praticamente assente, priva di motivazioni, risultato già scritto, quando alla Juve servono i 3 punti gli amici di Udine evitano di giocarsela in modo da non inficiare future trattative di mercato.Quando i nostri nemici rosicano sono più esileranti delle barzellette sui Carabinieri. Stavolta, però, nelle classifiche virtuali abbiamo mantenuto inalterato il nostro distacco dalla Roma (-5) : con 5 partite dalla fine, chissà se ce la faremo a vincere lo scudetto di cartapesta. In compenso ieri sera, con questa vittoria, ci siamo avvicinati (di nuovo + 8) ancora di più a quello vero …sempre che conti qualcosa”.