Primo Piano, l’avversario: la Lazio di Pioli

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Stefano Pioli - Getty Images
Stefano Pioli – Getty Images

PRIMO PIANO LAZIO PIOLI / ROMA –

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Braafheid; Parolo, Biglia, Lulic; Candreva, Djordjevic, B. Keita. All.: Pioli.

DIFESA – un reparto falcidiato dagli infortuni dove spicca l’assenza di Gentiletti, vero perno della difesa biancoceleste. Importante per Pioli sarà il rientro dell’ex Udinese Basta, che è in grado di governare tutta la fascia e garantire una grande spinta in fase offensiva. I due centrali saranno l’olandese De Vrij che senza il suo scudiero argentino pecca di personalità, mentre l’albanese Cana molto strutturato fisicamente può andare in sera difficoltà se puntato in rapidità. A sinistra si potrebbe far sentire l’assenza di Radu, per giunta il suo sostituto, Brafheid, è reduce da un problema muscolare ed è stato recuperato in extremis. In porta l’enigmatico Marchetti, dotato di grani fondamentali tecnici, ma in grado sia di essere in una giornata di grazia, ma anche di incorrere in topiche clamorose.

CENTROCAMPO – il regista argentino Biglia è il vero fulcro del gioco della squadra di Pioli, dotato di buona tecnica, intelligenza tattica e spirito di sacrificio. Ai suoi fianchi agiranno gli incursori Parolo e Lulic, giocatori che hanno anche una certa dimestichezza con il gol: il primo con il tiro dalla distanza, il secondo con degli inserimenti fulminei in area avversaria. Al tecnico mancherà di sicuro l’esperienza e l’efficacia sottoporta del capitano Mauri, che non sembra riuscire a recuperare in tempo per la sfida.

ATTACCO – reparto dotato di corsa e inventiva grazie a Candreva, in ottima forma in questo periodo, tecnica e agilità, con il rientrante Keita e potenza e centimetri con il serbo Diordjevic, vera sorpresa di stagione, che ha già infilato per 6 volte le porte avversarie. Il Campione del Mondo Klose partirà dalla panchina ed è un’arma pericolosissima da poter usare nell’ultima mezz’ora di partita.

PIOLI – allenatore capace a impostare la partita sia da un punto di vista difensivo, pronto a chiudersi per ripartire in contropiede, ma anche d’imporre il gioco sull’avversario di turno. Gioca con un modulo che di partenza che è il 4-3-3, ma che può trasformarsi in un  4-5-1 o 4-2-3-1 in fase di non possesso palla. Le sue squadre sono preparate tatticamente e non hanno paura di attaccare, giocandosela sempre a viso aperto, anche con formazioni di caratura superiore.

PUNTI FORTI – attacco esplosivo che può contare su due centravanti d’area e su esterni in grado di saltare l’uomo e andare al tiro o servire al centro per un compagno. Il centrocampo è ben costruito perchè fatto di geometrie corsa e tanta fisicità e nelle proprie corde il fiuto del gol. L’ottimo momento del nazionale Candreva che sembra ritornato ai livelli della scorsa stagione.

PUNTI DEBOLI – molte assenze, soprattutto in difesa, con i sostituti che non ci sembrano essere all’altezza dei titolari. Difficile capire in che condizioni si troverà Keita al rientro dopo un lungo periodo, che si va ad aggiungere all’assenza dolorosa di Mauri, un giocatore che può decidere la partita in ogni momento.