Buffon insegue il Pallone d’Oro

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Buffon © Getty Images

La terza volta potrebbe essere quella giusta, in una rincorsa mai troppo ossessiva ad un riconoscimento già da tempo dovuto. Gianluigi Buffon sa che il secondo termine dell’equazione, che vede da un lato il Triplete, potrebbe essere il Pallone d’Oro. 39 anni e una carriera che l’ha visto protagonista in ogni competizione ma mai nel calciomercato, con una bacheca a cui manca soltanto la Champions League. Il fatto che se ne discuta ancora qualifica il campione, che nel 2006 e nel 2015 s’era già trovato ad un passo dal conquistarlo. I Mondiali vinti dal portiere della Juventus con l’Italia videro emergere Fabio Cannavaro, con cui condivise i meriti di una difesa praticamente impenetrabile. Due anni fa, invece, il Barcellona frenò le ambizioni bianconere nella finale di Berlino. Ma una nuova occasione s’è ripresentata un paio di stagioni dopo. In mezzo però c’è ancora un campionato da formalizzare, una finale di Coppa Italia da vincere e due sfide di Champions League da disputare.

Juventus, l’appello di Buffon

Nelle news Juve, meriterebbe un Pallone d’Oro anche l’appello che Buffon a mezzo social ha lanciato ai tifosi che tentano di infangare il ricordo del Grande Torino. Un messaggio schietto, umano (“I morti sono morti e non rompono i coglioni a nessuno”) e distensivo: i rivali del Toro diventano “cugini” e lo scritto si conclude con un invito sincero a ritrovare i valori sportivi e gli affetti umani. Un aspetto che il giocatore ha sentito maggiormente suo e che ha preferito sottolineare, piuttosto che lasciarsi andare ai festeggiamenti nel giorno successivo alla vittoria di Montecarlo. Riuscendo in qualcosa che è stato in grado di unire il popolo sportivo in un’unica preghiera, in ricordo di ciò che sono stati gli Invincibili.