Higuain, il bilancio del primo anno in bianconero del Pipita

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Gonzalo Higuain
Gonzalo Higuain (Getty Images)

Il 26 Luglio si festeggerà un anno esatto dal momento in cui Gonzalo Higuain è diventata ufficialmente un giocatore della Juventus. Marotta concluse l’operazione di calciomercato più costosa della Serie A, sborsando 90 milioni di euro per “neutralizzare” la clausola rescissoria del contratto che legava l’argentino al Napoli. L’eco dell’ira dei tifosi azzurri si è propagato come un sasso nello stagno per diverso tempo, esplodendo nel finale di stagione in una immotivata soddisfazione per la sconfitta della Juventus nella finale di Champions League a Cardiff.  Higuain sarà bianconero per altri quattro anni, come contratto stabilisce. Ma com’è andata davvero la prima stagione del Pipita alla Juventus? Da Napoli a Torino nel bagaglio di Gonzalo Higuain c’erano 32 reti e tanta fame di vittoria.  In bianconero vince il suo primo scudetto, la Coppa Italia e arriva in finale di Champions League. A Cardiff qualcosa va storto, ma da lì, da quella sonora sconfitta la squadra bianconera ripartirà per vincere più di prima, come evidenziato dalle parole del presidente Agnelli, tra le news Juventus.

Nicolas Higuain: “Le finali non le sbaglia solo chi non le gioca”

Chi è rimasto deluso dalla stagione di Higuain ha sostenuto che la sua presenza non sia stata davvero un valore aggiunto per la Juventus. Prestazioni più basse rispetto alla stagione in azzurro: 24 reti in campionato, 3 in Coppa Italia e 5 in Champions League. Ma le cifre bastano a definire “deludenti” le sue prestazioni? Per i “rosiconi”, sì. Eppure i maligni dimenticano che non serve collezionare reti per vincere gli scudetti. Eppure dovrebbero saperlo. A vincere è sempre il gioco di squadra, lo spirito di sacrificio e la capacità di duttilità di schemi e giocatori. Questo lo ha compreso bene Higuain alla Juventus, in quest’anno in cui l’argentino ha assunto un nuovo stile, fuori e dentro il campo. Più elegante fuori, più pacato dentro, disposto a mettere da parte l’egocentrismo per il bene della squadra. C’è di più. Higuain sotto il cielo di Torino ha vinto. La finale persa a Cardiff può in questo quadro complessivo essere vista come una sconfitta o come un punto di partenza per fare ancora meglio. “Le finali non le sbaglia solo chi non le gioca”, ha dichiarato il fratello-agente di Higuain. Una frecciatina al Napoli, che notoriamente non possiede una grande esperienza nel settore “finali di Champions League”.  Gonzalo Higuain ha avuto un anno di tempo per ambientarsi a Torino e capire il gioco di Allegri e si sta ora preparando per rispondere a tutti i suoi detrattori nel modo in cui ad un bianconero riesce meglio: sul campo.

Alessandra Curcio