Agnelli condannato non potrà più rappresentare la Juventus, ma resta alla guida dell’Eca

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Andrea Agnelli (getty images)

La sentenza arrivata oggi per Andrea Agnelli ufficializza l’inibizione del presidente della Juventus per un anno. La società bianconera ha già deciso di ricorrere in appello perché conta sulla completa assoluzione del suo massimo dirigente. Chi segue le news Juventus ha ora voglia di capire quali saranno le ripercussioni che questa decisione giudiziaria avrà sulla Vecchia Signora. La decisione presa dal Tribunale nazionale della Federcalcio comporta alcuni divieti molto netti per Andrea Agnelli: niente spogliatoi e nessuna rappresentanza per conto della Juventus.

La condanna del presidente Agnelli gli vieta di rappresentare la Juventus

Queste sono solo alcune delle restrizioni a cui dovrà sottostare il patron bianconero, condannato nel processo per rapporti non consentiti con gli ultras. Non c’è ancora nulla di definitivo nella sentenza, che è solo di primo grado al momento, ma nel caso in cui venga confermata dai successivi gradi di giudizio, per Agnelli ci saranno delle conseguenze importanti. Il presidente bianconero, secondo l’articolo 19 del Codice di giustizia sportiva, avrà il divieto di rappresentare la società di appartenenza in attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazionale e internazionale. Inoltre, Agnelli non potrà partecipare a qualsiasi attività degli organi federali e sarà interdetto all’ingresso negli spogliatoi, ma anche nei locali annessi in occasione delle partite di calcio, anche amichevoli, in ambito Figc, con eventuale richiesta di estensione per Uefa e Fifa. Inoltre, gli viene impedito di partecipare a riunioni con tesserati Figc o con agenti di calciatori in possesso di licenza Fifa. Nonostante tutte queste inibizioni, Andrea Agnelli potrà straordinariamente ancora restare alla guida dell’Eca (l’Associazione dei club europei) e all’interno dell’Esecutivo Fifa.

Alessandra Curcio