La Juventus rifila un poker anche alla SPAL e si porta in vetta alla classifica delle squadre con il miglior attacco di questa Serie A. Da un po’ è chiaro a tutti che la squadra di Massimiliano Allegri ha cambiato attitudine di gioco, passando da una predisposizione maggiormente difensiva ad un’organizzazione principalmente offensiva. Una Juventus cinica e implacabile che per ogni gol subìto ne piazza tre a carico dell’avversario. Contro l’Udinese i bianconeri hanno chiuso sul 2 a 6, in perfetto stile tennis. Con la SPAL, invece, i campioni d’Italia si “fermano” sul 4 a 1, ma fanno registrare delle percentuali di conversione dei tiri in porta davvero spaventose: 6 conclusioni nello specchio, delle quali 4 si trasformano in esultanza. Se a queste cifre si aggiungono quelle della partita precedente con i friulani, 7 tiri in porta e 5 reti (non considerando l’autorete di Samir), si arriva ad una percentuale di più di “mezzo gol” per ogni tiro.
Miglior attacco, ma poche certezze in difesa: basterà la tendenza offensiva per vincere?
31 reti in 10 partite. 3 gol per ogni match. Un notevole cambio di passo per una squadra che ha vinto sei campionati consecutivi collezionando vittorie striminzite da 1 a 0. A realizzare per i bianconeri sono principalmente gli attaccanti e anche questo è un segnale importante: gli innesti di calciomercato all’interno del settore offensivo già consolidato sembrano funzionare bene. A questa soddisfazione in avanti, si aggiunge però la rabbia per la difesa ballerina che non riesce a terminare una partita senza subire almeno una rete. Male soprattutto Lichtsteiner, che non trova una prestazione convincente fin dall’inizio di questa stagione. Di fronte agli assalti avversari in aerea la Juventus non è più solida come una volta e cerca di compensare con l’aumento del successo in rete. Questa nuova modalità di gioco si rivelerà sempre una strategia vincente? Indubbiamente no. I bianconeri sanno di dover continuare a creare e segnare, certo, ma sanno anche di dover tornare a difendere.
Alessandra Curcio