Paradosso Mandzukic: è prezioso anche quando gioca male

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Mandzukic
Mandzukic © Getty Images

Mario Mandzukic era stato esaltato dai tifosi della Juventus mercoledì scorso in occasione della partita pareggiata in Champions League contro il Barcellona. L’attaccante croato è stato scelto come simbolo di determinazione, abnegazione e spirito guerriero, quello che vorrebbero vedere da tutti gli altri interpreti della rosa bianconera. Non che gli altri calciatori della Juventus non lo siano, ma Mandzukic rappresenta il prototipo ideale del lottatore, anche per come ha saputo calarsi nei panni dell’esterno sinistro offensivo, un ruolo del tutto inedito per lui e che lo ha portato giocoforza ad avere un minore feeling con il gol. Ma è stato proprio Mandzukic a contribuire a trovare equilibrio l’anno scorso, con l’adozione del 4-2-3-1. Modulo che ha consentito ad Allegri di attuare una vera e propria svolta, schierando in campo contemporaneamente la sua Juventus con quattro attaccanti.

Juventus, Mandzukic prezioso anche quando gioca male

E questo anche a scapito di se stesso: le partite anonime di Mandzukic non sono mancate, e come le hanno avute Higuain e Dybala, anche l’ex Bayern Monaco ed Atletico Madrid è incappato nelle sue giornate no, proprio perché non particolarmente adatto ad agire come elemento largo e lontano dall’area. Ma adesso la Juventus non può fare a meno di lui per affidarsi ai titubanti Bernardeschi e Douglas Costa. Mandzukic, che ci sarà dal 1′ anche contro il Crotone, è stato elogiato anche quando ha giocato male perché, tanto per fare un paragone, a differenza di Higuain sa trasformare meglio le arrabbiature in furore agonistico. L’argentino ha avuto bisogno di staccare la spina per qualche settimana, andando in panchina. Manduzkic è più bravo nel recuperare una situazione di difficoltà personale e collettiva. E questo gli ha consentito di essere assurto a modello da seguire nella Juventus. E come lui c’è Buffon, che però è stato scalfito da come si è chiusa la sua ultraventennale storia in Nazionale.