Marotta: “Voci sullo spogliatoio non ci destabilizzano. C’è cultura dell’invidia”

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Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta ©Getty Images

Tra pochi minuti l’arbitro Daniele Orsato darà il fischio d’inizio a Napoli-Juventus. Si tratta del big match della 15ª giornata di Serie A. Un’occasione ghiotta per gli uomini di Allegri per rilanciarsi nella corsa Scudetto, visto che con un successo ridurrebbero ad appena un punto lo svantaggio in classifica dagli azzurri. Allo stesso tempo però un’eventuale passo falso dei bianconeri potrebbe risultare piuttosto pesante e segnare quindi la fuga dei partenopei e forse anche quella dell’Inter, impegnata contro il Chievo domenica. Una gara che dunque si preannuncia complessa a causa anche di assenze pesanti come Mario Mandzukic o giocatori reduci da operazioni molto recenti come Gonzalo Higuain. Ad ogni modo ormai manca davvero poco al momento della verità. Il tecnico della Juventus così come l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri hanno reso noto le formazioni ufficiali.

Napoli-Juventus, le parole di Marotta

E Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, è intervenuto ai microfoni di ‘Mediaset Premium’ partendo dal recupero lampo del Pipita: “Ha avuto una rapida guarigione, bisogna dargli atto della professionalità, un apporto di grande qualità per la squadra. Sia oggi che martedì in due partite importanti, diverse, importanti per il cammino nostro, la maglia che indossiamo che merita soddisfazioni. Matuidi e Alex Sandro? Non è una bocciatura, l’allenatore sceglie valutando al meglio le situazioni del momento, le performance, ci sono tre gare vicine, Asamoah dà affidamento, ci sarà spazio anche per altri giocatori. Napoli più della Juve? Un cammino straordinario, siamo allineati sui punti dell’anno scorso, generalmente in questo punto della stagione non andiamo a mille, dobbiamo essere attaccati, fare da cacciatore e non da volpe con tanti punti e partite, i giochi si definiranno più in là. Voci di spogliatoio? Destabilizzare no, c’è cultura dell’invidia, questa la risposta, non ci tocca per niente, sappiamo di aver a che fare con dei professionisti, la società è vigile per supportare l’attività quotidiana, non c’è nulla da fare. Nel nostro spogliatoio tutti i giocatori sono motivati, la risposta di Allegri è ironica. Alex Sandro giocatore che voleva andare via? Nella squadra siamo favorevoli al trasferimento di chi non è soddisfatto abbiamo condiviso di farlo permanere, la situazione non è paragonabile a quella dell’anno scorso”.