Juventus-Inter: l’analisi di una sfida senza vincitori nè vinti

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Mattia De Sciglio © Getty Images

L’ultimo turno di Serie A ha lasciato invariate le distanze al vertice della classifica: l’Inter rimane in prima posizione con due punti in più sulla Juventus e uno sul Napoli, attualmente secondo. Nella partita andata in scena ieri all’Allianz Stadium nessuna della due squadre è riuscita a bucare la porta avversaria nel corso dei novanta minuti a disposizione. A Torino i nerazzurri di Luciano Spalletti sono stati fermati da una difesa bianconera finalmente ritrovata, dopo un deludente avvio di stagione. Dall’altra parte l’attacco della squadra pluricampione d’Italia ha avuto numerose occasioni e ha costruito molte azioni pericolose, ma un bel po’ di sfortuna e la bravura di Handanovic si sono frapposte tra il tiro e la rete. Perisic e Candreva, i due esterni d’attacco, non hanno effettuato nemmeno un cross, nonostante l’Inter sia la seconda squadra per numero di cross realizzati in Serie A. Icardi è sembrato spaesato e solitario in mezzo al campo, con pochissimi palloni ricevuti e tanti avversari intorno. L’Inter è rimasta maggiormente chiusa nella propria metà del campo, tirando fuori la testa solo in rarissime occasioni.

L’Inter resta imbattuta, la Juventus interrompe il record di partite in gol

Allegri ha preferito tenere inizialmente Dybala in panchina e ha schierato un 4-3-3 ideato per proteggersi da eventuali rischi. La squadra bianconera ha raggiunto la porta avversaria per sette volte, tre di queste estremamente pericolose, che non si sono però mai concretizzate in un risultato valido per la conquista dei tre punti. Il giocatore più brillante è stato Cuadrado, il creatore di tutte le occasioni da gol della Juventus, ma ha trovato dall’altra parte un muro interista difficile da abbattere. L’esito è una parità senza infamia né lode. L’Inter riesce ad interrompere la striscia positiva di una Juventus in gol da 44 partite consecutive e resta una delle quattro squadre imbattute nei maggiori campionati europei, insieme a City, Barcellona e Atletico Madrid. Alla squadra di Massimiliano Allegri resta il rimpianto per la mancata conquista di tre punti che, col senno di poi, non erano poi così difficili da ottenere.

Alessandra Curcio