Tottenham-Juve, la chiave tattica: come Allegri ha ‘domato’ Pochettino

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Allegri Pochettino © Getty Images

TOTTENHAM JUVE CHIAVE TATTICA/ Ancora una volta Allegri ha dimostrato di essere uno dei migliori allenatori al mondo. L’allenatore della Juventus è stato capace di rivoluzionare la sua squadra nella ripresa togliendo Matuidi e Benatia per l’inserimento di Lichtsteiner e Asamoah, due giocatori in procinto di lasciare la squadra bianconera a fine stagione. E la Juve ha iniziato a scrollarsi di dosso le paure del primo tempo segnando i due gol decisivi in pochissimi minuti: dal 64′ al 67′ Higuain è salito in cattedra con una rete e un assist prezioso a Dybala. Allegri ha modificato assetto in Tottenham-Juve consacrandosi ancora una volta in campo internazionale come uno stratega capace di cambiare e ricambiare, di volta in volta, le sue pedine sul terreno di gioco.

Tottenham-Juve, gli sbagli di Allegri

Il palleggio prolungato del Tottenham ha messo in grossa difficoltà la Juventus nella prima parte di gara. Pjanic, Matuidi e Khedira non sono riusciti a bloccare Eriksen e Dembele, capaci di svariare su tutto il fronte senza dare punti di riferimento agli avversari. I bianconeri hanno sofferto nel primo tempo, per poi uscire ad inizio ripresa con spunti personali capaci di esaltare i singoli. L’esperienza di Asamoah e Lichtsteiner hanno dato maggiore sicurezza all’impianto di gioco di Allegri, come ha svelato lo stesso tecnico livornese nel post-partita a ‘Premium Sport’: “Ho cambiato perché avevamo bisogno di giocatori diversi e a sinistra ho alzato Alex Sandro con Asamoah dietro, che è un giocatore straordinario e sottovalutato per quello che ha fatto in carriera. Anche Lichtsteiner è stato bravo, ha fatto l’assist insieme a Khedira e la squadra ha avuto più ampiezza”.