Benevento-Juve, vittoria si ma con 6 gol presi in una settimana

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Wojciech Szczesny © Getty Images

Non è cosa da tutti i giorni vedere la difesa della Juventus subire così tanti gol in rapida successione come in questa settimana. La porta bianconera, difesa prima da Buffon contro il Real Madrid e poi da Szczesny in Benevento-Juve ieri è stata violata complessivamente per 5 volte in sole due partite. Si tratta di 180′ da incubo a livello di rendimento difensivo (ed i gol presi diventano sei in tre partite in una settimana, considerando anche il 3-1 sul Milan del sabato di Pasqua) che hanno portato all’emergere di tutti i limiti di un reparto arretrato nel quale ci saranno delle novità importanti a partire dal prossimo calciomercato estivo. Gli addii praticamente certi alla Juventus di Lichtsteiner ed Asamoah – che andranno via a parametro zero – ed una situazione di relativa incertezza riguardo al futuro di Alex Sandro, la cui permanenza in seno ai campioni d’Italia non è scontata, porteranno Beppe Marotta e Fabio Paratici ad attuare delle operazioni importanti per la difesa.

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Buffon e Cristiano Ronaldo @ Getty Images

Benevento-Juve, dopo ieri il titolo platonico di miglior difesa della Serie A è in bilico

Hanno già la maglia bianconera in mano i due atalantini Caldara e Spinazzola. Entrambi hanno mostrato ottime doti e sembrano pronti per cimentarsi con una grandissima realtà, quella della Juventus, la migliore per quanto riguarda il calcio italiano. Ma per adesso c’è da pensare al momento attuale. La Juve continua ad avere la migliore difesa del campionato con 18 reti al passivo, 2 in meno del Napoli. Rispetto al quale ha segnato 10 gol in più. Quest’anno forse il vecchio adagio per il quale chi subisce di meno vince lo scudetto rischia di rivelarsi meno dogmatico del solito però. Perché parliamo di una differenza minima. E semmai è il modo in cui le reti fatte e prese vengono distribuite che risulterà determinante. Intanto però erano dieci partite che la Juventus non vedeva la propria rete bucata, poi è arrivato questa brusca inversione di tendenza, per fortuna risolta in campionato dalla buona vena dell’attacco bianconero. Ad Allegri il compito di risolvere questo aspetto decisamente inatteso.