Grande Fratello Vip 2018: polemiche e denunce, è iniziato lo show!

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Sta per cominciare la terza edizione del Grande Fratello Vip, e a tre giorni dall’inizio è già tempo di polemiche, critiche e addirittura denuce.

Grande Fratello VIP: dramma Del Santo scatena polemiche

A far scatenare le polemiche è stata la presunta partecipazione di Francesco Monte e Lory Del Santo al reality. In un’intervista, rilasciata a “Verissimo”, Lory Del Santo ha raccontato il dramma del suicidio del figlio 19enne.  Un colpo che ha indotto l’attrice e regista ad annullare la sua partecipazione al reality show. Questo nonostante la firma fosse stata depositata qualche mese prima. E’ stato un periodo difficile per la Del Santo, che ci ha ripensato. Il direttore di Canale 5, Giancarlo Scheri, ha dato libertà di decisione alla Del Santo e che c’è il massimo rispetto per questa tragedia. Ma secondo molti, è già in “uso” la storia della Del Santo con la suspence creata per i telespettatori che sapranno solo lunedì se  Lory Del Santo entrerà in casa oppure no.

Grande Fratello VIP: Codacons contro Francesco Monte

Ma le polemiche non finiscono qui. Infatti, il Codacons ha presentato un esposto all’Autorità per le comunicazioni contro la partecipazione considerata diseducativa e inapproprata di Francesco Monte. Il motivo è riconducibile al periodo dell’Isola dei Famosi quando Monte fu protagonista in negativo di uso di sostanze stupefacenti.

L’esposto Codacons recita: “Come noto Francesco Monte negli ultimi mesi è stato al centro di critiche e numerose polemiche.  Dopo essere stato accusato da un’altra concorrente dell’Isola dei famosi di aver fatto uso di sostanze stupefacenti in Honduras. Nessario e doveroso portare all’attenzione della menzionata Autorità una questione assai grave legata alla possibile pubblicizzazione, mediante la partecipazione del Monte al programma ‘G.F. Vip’, di un messaggio scorretto, diseducativo, fuorviante e pericolosissimo. Con riguardo al divieto di propaganda pubblicitaria delle sostanze stupefacenti, di cui all’art. 84 del Dpr 309/1990. La Corte di Cassazione ritiene che vadano in essa ricomprese anche ‘le ipotesi di una forma indiretta di pubblicità della sostanza stupefacente vera e propria’. In secondo luogo, la tutela dei minori rappresenta un’importante linea di attività dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La trattazione di tale caso mediatico appare dunque molto delicata per l’influenza che la stessa possa ingenerare sui giovani, considerati i soggetti maggiormente influenzabili dai media”.