Ancelotti attacca la Juventus: “Mi consolo guardando la Coppa del 2003”

0
519
Carlo Ancelotti in conferenza stampa ©Getty Images

Ancelotti attacca la Juventus: “Mi consolo guardando la Coppa del 2003”. Il tecnico azzurro non digerisce la sconfitta e dopo la gara punge i tifosi bianconeri, generalizzando con una caduta di stile difficile da capire.

Il tecnico ex Juventus è stato fischiato con dei cori poco belli, ma non da tutto lo stadio e non da tutti i tifosi bianconeri. Proprio per questo le sue parole a fine gara sono sembrate un po’ fuori luogo. A Sky Sport: “I cori? Mi consolerò guardando nella bacheca la Champions League del 2003”.

Ancelotti attacca la Juventus: “Mi consolo guardando la Coppa del 2003”

Il tecnico si riferisce a quella Champions League vinta ai calci di rigore a Manchester contro i bianconeri di Alessandro Del Piero e David Trezeguet. Una finale giocata male dai rossoneri e vinta solo alla lotteria dei rigori e con il vantaggio di un Pavel Nedved ammonito da diffidato nella semifinale contro il Real Madrid.

Carletto però non scherza quando si tratta di inventare scuse dopo la partita un po’ come avevamo visto fare ai suoi predecessori Maurizio Sarri e Walter Mazzarri: “Ci sta di perdere a Torino, come ci sta che loro perdano a Napoli. I due gialli a Mario Rui sono dettati dalla superficialità dell’arbitro. Non aveva fischiato e si era preso del tempo per pensarci”. Sono parole un po’ fuoriluogo anche queste perché è impossibile non pensare che quei due gialli ci fossero, visto che si tratta in entrambi i casi di due interventi che potevano tranquillamente portare a un rosso diretto, come capitato in altri casi.

Ma la Juventus?

Carletto si è reso conto di una grande Juventus in campo che ha sovrastato in tutto e per tutto il suo Napoli? Si è reso conto che gli azzurri hanno giocato venti minuti? Si è reso conto che dietro deve lavorare ancora moltissimo? Le sue parole sono fuoriluogo e da uno del suo prestigio e della sua intelligenza non ce le aspettavamo. E’ un po’ curioso sentire quello che abbiamo sentito alla fine della partita.