Juve, non fare drammi: un’ora di calcio mondiale può e deve far sperare in grande

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La partita di San Siro ha “regalato” sì una grande delusione ai bianconeri, i quali hanno dimostrato, però, anche sprazzi di un gioco spumeggiante. Ripartire dai primi 60 minuti deve essere un must per la banda SarriJuventus

La sconfitta di San Siro brucia, non potrebbe essere altrimenti. Perché per una squadra il cui obiettivo dichiarato è puntare alla Champions League, è assolutamente inconcepibile l’idea di prendere 4 goal in 15 minuti. Eppure, anche in questa serata, è possibile scorgere qualcosa di positivo. Anzi, della gara del Meazza, c’è più di qualcosa che vale la pena enfatizzare: 60 minuti di ottimo calcio. Nella prima ora di gioco la Juve è stata letteralmente padrona del campo, non rischiando nulla in fase difensiva, pungendo lì davanti con le incursioni di Cristiano Ronaldo e gli inserimenti di Rabiot. Giropalla costante, fraseggi e scambi veloci: il Milan, sebbene si difendesse con ordine, non riusciva ad imbastire nulla di pericoloso. Ed è così che nella ripresa Ronaldo e compagni si sono portati sul doppio vantaggio in men che non si dica: prima con una giocata stupenda di Rabiot, poi con una rasoiata glaciale di Cr7.

Juve, contro il Milan hai spento improvvisamente la luce

Poi il blackout. Ed è su questo punto che Sarri deve ripartire. Perché la condizione fisica o presunti errori arbitrali ( il rigore dato al Milan ci appare quantomeno dubbio) non possono e non devono essere un alibi per una squadra il cui obiettivo è quello di alzare la tanto agognata coppa dalle grandi orecchie. Vedremo se Sarri riuscirà lì dove Allegri ha fallito