Marotta torna alla Juventus? Lui smentisce, ma Agnelli…

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Il giornalista Enzo Bucchioni, noto commentatore televisivo, ribadisce l’indiscrezione lanciata da Dagospia sul ritorno di Marotta alla Juventus di Agnelli.

«Ieri ci ha pensato Dagospia a mettere nero su bianco il piano che Agnelli avrebbe in testa per cambiare questa Juve che non gli piace più così tanto. Il tutto per correggere errori fatti negli ultimi mesi sul mercato, in panchina, ma anche dietro le scrivanie della sede. Questa volta Marotta però non è stato ad ascoltare in silenzio e ha invece deciso di scendere in campo come non aveva fatto in precedenza. “Sono sicuramente delle fake news”, è stato il suo commento anche troppo sintetico ieri sera poco prima della sfida con il Verona. Restano comunque le idee e l’insoddisfazione di Agnelli e vedremo che piega prenderanno. In ballo, ovvio, anche il destino dell’allenatore Sarri legato a Paratici e Nedved». Sono parole del giornalista Enzo Bucchioni, noto commentatore televisivo.

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Marotta alla Juve? Sarebbe un ritorno clamoroso

Andrea Agnelli bilancio juventus
Andrea Agnelli © Getty Images

Bucchioni in un suo intervento su Tuttomercatoweb non va tanto per il sottile parlando di Marotta e dei bianconeri. «Sarri il campionato lo sta portando in porto, ma non sono mancate le delusioni come quella dell’altra sera con il Milan. Lo scudetto non dovrebbe sfuggire – evidenzia -. Vinto per mancanza di rivali pronti, si potrebbe sintetizzare, quindi un test non troppo attendibile. Per decidere Agnelli aspetta di vedere cosa succederà in agosto, solo una grande Champions dovrebbe salvare Sarri che non ha legato con l’ambiente bianconero. La crisi di rigetto in atto è evidente, al di là di quello che succede in campo. Durante questa stagione avete mai sentito Agnelli difendere pubblicamente, elogiare o dichiararsi soddisfatto di questa Juve di Sarri? Io non ricordo, ma potrebbe anche essere un problema mio. E allora? L’ingresso di Pirlo sulla panchina dell’Under23 è un segnale, un futuro, nell’eventualità, a portata di mano. Ma l’obiettivo di Agnelli ora sarebbe Zidane, più che Guardiola. Allenatore pragmatico, gioco più vicino alla cultura bianconera e in rotta continua con il presidente Perez. L’idea Guardiola e guardiolismi è durata lo spazio della primavera scorsa e la strada della tradizione ha ripreso quota nella testa del presidente . C’è chi ipotizza perfino il ritorno di Allegri, ma Agnelli sa bene che certe operazioni in panchina non funzionano, alimenterebbe solo inutili polemiche e farebbe perdere energie. Servono invece spinte e motivazioni nuove e su questo si sta lavorando».