Sconcerti: «Se le Asl bloccano i Nazionali, giusto giocare Juve-Napoli»

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Mario Sconcerti, in relazione allo stop imposto ai calciatori di alcune squadre dalle Asl, si schiera per far recuperare Juve-Napoli.

mario sconcerti juventus cristiano ronaldoAlcune Asl regionali hanno complicato non poco il compito a Roberto Mancini in vista degli ultimi tre match della Nazionale del 2020. Si tratta dell’amichevole con l’Estonia, in programma mercoledì 11 a Firenze e gli ultimi due impegni di Nations League contro Polonia e Bosnia Erzegovina. Sono in calendario rispettivamente, domenica 15 a Reggio Emilia e mercoledì 18 a Sarajevo. E i ripetuti stop delle Asl stanno accendendo una polemica in serie A, al punto che l’ad dell’Inter Beppe Marotta ha chiesto l’intervento del ministro dello sport Spadafora. La Asl toscana ha impedito ai 13 giocatori della Fiorentina di partire, stesso discorso per la Asl del Lazio. Ha comunicato alle varie Federazioni nazionali che i calciatori della Roma e della Lazio “non potranno viaggiare, per rispettare il protocollo in vigore”. Questo però è avvenuto dopo che Milinkovic Savic si fosse messo in viaggio per la Serbia. Le stesse decisioni ha preso l’Asl dell’Emilia Romagna, che ha bloccato i giocatori del Sassuolo. Su questo tema si è espresso il giornalista Mario Sconcerti.

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Sconcerti, le asl e Juve-Napoli

Il blocco delle partenze dei nazionali da parte delle Asl potrebbe servire un assist al Napoli. Come noto oggi pomeriggio discuterà il proprio appello alla Corte d’Appello federale contro lo 0-3 a tavolino. «Se le Asl possono mandare in nazionale i giocatori di loro competenza geografica alla Juve-Napoli andrebbe giocata – ha detto Sconcerti a calciomercato.com -. E’ molto semplice, le regole in gioco sono due, una vale per qualunque cittadino, l’altra è figlia di un accordo fatta dallo Stato con il calcio. La prima regola la conosciamo tutti e prevede l’isolamento volontario per chiunque sia stato a contatto con una persona positiva, l’altra prevede che si possa andare avanti a patto di isolare sia il giocatore che il resto della squadra. E’ il famoso giocatore positivo considerato come un infortunato.