Calciomercato Juventus, Szczesny è considerato un vero e proprio pilastro di quest’universo in costruzione bianconero. Il polacco non si muove per meno di 60 milioni di euro
Calciomercato Juventus Szczesny/ Un punto fermo. Così potrebbe essere definito Szczesny per la Juventus: il polacco rappresenta il vero e proprio deus ex machina dei bianconeri. Uno dei pochi punti fermi di una rosa sostanzialmente cambiata per larghi tratti dal ricambio generazionale avviato di recente dalla dirigenza di corso Galileo Ferraris. In porta, tuttavia, Paratici può dormire sogni sereni. A dispetto delle voci che volevano i campioni d’Italia vicini a Donnarumma ( molto probabilmente architettati ad arte dall’entourage del portierone nativo di Castellammare di Stabia), Szczesny è stato sempre e comunque considerata una pietra miliare da cui poter iniziare a costruire.
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L’ex portiere dell’Arsenal, acquistato dai Gunners per una cifra vicina a 12 milioni di euro, attualmente ne vale molti di più. A dispetto dell’ultimo rinnovo contrattuale, che ha rafforzato ancor di più la posizione contrattuale della parti in causa, la Juventus per lasciarlo partire chiede non meno di 60 milioni di euro. A rivelarlo è tuttojuve.com. Si tratta di una cifra sicuramente importante, ma non esorbitante se si considera alcune delle cifre con le quali sono stati pagati gli estremi difensori negli ultimi anni: basti soltanto pensare ai folli acquisti di Kepa e di De Gea, per citarne alcuni.
Calciomercato Juventus, Szczesny è intoccabile: Paratici fa muro
Lo stesso Buffon in più di una circostanza ha manifestato la sua grande ammirazione per Tek, definendolo uno dei migliori portieri attualmente in circolazione. Infatti, tralasciando qualche battuta a voto ( fisiologicamente ineccepibili per un estremo difensore), Szczesny ha dimostrato sempre grande affidabilità, sia tra i pali, sia nelle uscite. Unica pecca su cui migliorare, forse, sono alcuni passaggi in fase di impostazione: l’estremo difensore molte volte preferisce spazzare lungo piuttosto che fraseggiare con i compagni, e questa è una cosa su cui lavorare per una squadra che vuol cominciare dal basso la sua mole di gioco.
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