Ronaldo e la Juventus, Bellinazzo: «Operazione ok. Le plusvalenze…»

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Il giornalista del Sole 24 ore, Marco Bellinazzo, ha parlato del mercato delle plusvalenze e del bilancio della Juve con Cristiano Ronaldo.

Cristiano, Juventus (Getty)

Articolo molto interessante pubblicato da Asromalive circa la questione bilanci delle società italiane. Ha intervistato Marco Bellinazzo, giornalista del ‘Sole 24 Ore’. Il giornalista, tra le altre cose, si è focalizzato anche sulla Juventus. «Per Inter, Juve e Milan esiste l’attenuante della situazione Covid-19. L’unica fortuna è che queste tre squadre non hanno dovuto affrontare un passaggio di proprietà come è successo invece per la Roma. Per quanto riguarda l’indebitamento di Juventus e Inter è frutto di investimenti sulla rosa e varie infrastrutture. Per la società bianconera il caso principale del rosso in bilancio è l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, ma il presidente Agnelli aveva immaginato delle perdite, per avere dopo qualche anno un calo del debito grazie all’ammortamento annuale. Tutto ciò cosi da non aver più un passivo di bilancio».

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L’apporto di Ronaldo alla Juventus

Juventus
CR7, Calciomercato Juventus (Getty Images)

Bellinazzo prosegue la sua analisi. «Il primo anno di Cristiano Ronaldo alla Juventus aveva portato dei profitti di circa 60 milioni di euro e prima dell’arrivo del calciatore portoghese la Juventus aveva avuto un profitto di circa 400 milioni. In questo caso non si può definire un fallimento l’operazione della Juventus, perché se si sommano le due entrate si arriva a circa 460 milioni di profitto. Però questo discorso riguarda solo il bilancio del primo anno del portoghese. Il secondo anno, con 3 mesi di campionato prima della pandemia, i ricavi strutturali sono tornati su i 400 milioni e con quello che sta accadendo quest’anno difficilmente la Juventus potrà avere dei ricavi maggiori rispetto al primo anno». Chiusura dedicata alle plusvalenze. «Non sono il male del calcio se le guardiamo da un certo punto di vista. Mettiamola cosi: alcune società italiane nel corso degli anni ne hanno sicuramente abusato. Il motivo è che non c’è un vero e proprio movimento di denaro, ma solo di calciatori».