Juventus Bolonga, Mihajlovic sfida Pirlo: “Meglio io”

0
602

Juventus – Bologna alla vigilia del match di campionato l’allenatore degli emiliani ha parlato del match e di una sfida particolare con Pirlo

juventus bologna mihajlovic panchina
Sinisa Mihajlovic, Juventus @Getty

Juventus Bolonga, manca poco alla prossima partita dei bianconeri. La sfida casalinga che vedrà impegnata la rosa di Pirlo contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic. Partita molto importante dal punto di vista della classifica, tre punti che dovranno arrivare a tutti i costi anche perché così ci si avvicinerebbe sempre di più al primato in classifica occupato ancora dal Milan. Proprio alla vigilia del match, l’allenatore Sinisa Mihajlovic ha parlato in conferenza stampa della Juventus e del suo nuovo allenatore Andrea Pirlo.

LEGGI ANCHE>>>Juventus, conferenza stampa Pirlo: c’è solo una squadra da battere

Juventus Bolonga, Mihajlovic sfida Pirlo: “Meglio io”

Andrea Pirlo, allenatore della Juventus @Getty

Proprio sull’allenatore bianconeri si è soffermato anche Sinisa, tirando fuori una caratteristica comune ai due ex giocatori, entrambi molto abili nel calcio di punizione. Ecco cosa ha detto: “Pirlo? Le battevo meglio io le punizioni, può dirlo anche lui. L’estate scorsa feci una lezione da remoto a Coverciano, fra gli allievi c’era lui e mi fa piacere che adesso occupi quella panchina. Alla fine mi mandò un messaggio facendomi i complimenti per la lezione. Io raccontai tutto, adesso posso pensare che lui sappia tutto di noi perché io sono sempre sincero in ogni cosa, per cui mi toccherà cambiare qualcosina”. Poi il mister del Bologna ha parlato della Juventus.

LEGGI ANCHE>>>Calciomercato Juventus, super offerta per la punta: gli emiri fanno sul serio

La Juve ha tutto, è un modello da seguire: giocare e allenare la Juve è un onore, non si discute; ed è anche per questo che se vinci contro la Juve è molto più bello. Mi capitò di batterla col Catania, ci sono andato vicino col Torino quando poi Higuain fece gol all’ultimo minuto. La gara dei tre cambi quando allenavo i granata? Li feci perché volevo vincere, non perché volevo fare il fenomeno: poi sono stato sfortunato perché dopo trenta secondi ho preso gol. Da giocatore ho vinto diverse volte ed è una soddisfazione. Ah: sono stato esonerato due volte dopo aver giocato contro la Juve, con Milan e Torino. Perciò spero di non perdere e quindi di non essere esonerato”.