Paratici è il primo che pagherà. L’arrivo di Sarri l’errore originario

0
2180

La terza eliminazione di fila dalla Champions League porta al capolinea l’avventura di Fabio Paratici. Il ds bianconero non resterà alla Juve.

Calciomercato Juventus
Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus @Getty

L’errore principale fu l’arrivo di Maurizio Sarri. Nasce tutto da lì il momento attuale della Juventus. Un frangente, quello, dove per inseguire il bel gioco descritto in tv e sui libri e rinnegare la storia, si è scelto un tecnico che al Napoli e al Chelsea aveva rotto con tutti. A questo poi si è aggiunta la pandemia, una condizione non per nulla trascurabile per un club che incassava 3-4 milioni a gara interna. Paratici ha fronteggiato questo momento critico scegliendo (con tutte le ragioni del mondo) di cambiare ancora in panchina considerato l’umore dei senatori. Con un ragionamento condivisibile su carta, si è scelto un profilo ben voluto dallo spogliatoio, in rapporti del presidente.  Uno, insomma, che non desse problemi e che guidasse la transizione. Nella peggiore delle ipotesi, pensava il ds bianconero, con una rosa sufficiente avrebbe lottato fino alla fine per lo scudetto e si sarebbe dato da fare in champions.

LEGGI ANCHE >>> Calciomercato Juventus, dall’Inghilterra: assalto al difensore bianconero

JuventusLa realtà dice che Pirlo ha fatto uno show tatticamente e che la società si è dimostrata l’ombra di se stessa. La differenza, per il tecnico, la fa il fatto che non ha avuto la capacità di gestire i momenti delicati e non ci riferiamo al Porto. Parliamo di Benevento, Verona e Crotone, che oggi impediscono alla Juventus di lottare per lo scudetto fino alla fine come era nei programmi. Tutto il resto era preventivatile, perché pensare che un esordiente in A facesse una semifinale di Champions era oggettivamente un sogno. Pirlo è uno dei problemi, ma non il problema. Tanto che candidamente ieri sera ha detto una sacrosanta verità: mi hanno preso per un progetto. Difficile che qualcuno lo intraveda, nemmeno all’orizzonte, ed è per questo che a giugno è lecito attendersi qualcosa. A livello societario dal svolta è imminente. Paratici lascerà la Juventus, la riorganizzazione non può attendere.