Evelina Christillin ha sofferto come tutti i tifosi bianconeri dopo l’eliminazione della Champions League: «Credo in questo ciclo, la vinceremo quando non sarà più un’ossessione».
Al pari degli alti fan della Vecchia Signora ha avuto momenti struggenti martedì notte. Si è sfogata in chat con gli amici di fede bianconera, ma l’eliminazione è stata dura da digerire. ««Ho patito di più quella dello scorso anno. Avevamo passato un periodo così nero per colpa del virus che dentro di me speravo di avere un risarcimento dal calcio – Evelina Christillin -. In questa stagione, vista anche la situazione in campionato, siamo più allenati a non vincere sempre».
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Christillin e il giudizio sulla Juventus
Rassegnazione dopo i 9 scudetti? ««No, siamo solo scesi sulla terra. Abituati all’attico, ora ci siamo sistemati al terzo piano. Però ogni tanto fa bene. Ero a Reggio Emilia per la Supercoppa e sono tornata in treno con la squadra. Abbiamo festeggiato come non succedeva da anni, perché ci si rende conto che nulla è più scontato». Evelina Christillin alla Gazzetta dello Sport approfondisce il concetto. «Condivido le scelte di Agnelli – dice -. Andrea sapeva di aver puntato su un tecnico che deve farsi sul campo, cambiare significherebbe sconfessare se stesso e non è nelle sue corde. Era necessario rifondare e Pirlo ha bisogno di tempo». Infine la questione Ronaldo. «Lo dico da torinese e italiana: è stato un bene per il calcio. Ci ha risollevato anche a livello di immagine dopo l’eliminazione dal Mondiale, e per la mia città, dove ha portato turisti e movimento. E poi i suoi gol li ha fatti. E’ ingeneroso attaccarlo per una partita sbagliata. La Champions arriverà quando non sarà più un’ossessione».