Torino-Juventus, tutti gli errori di una squadra senza idee

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Torino-Juventus, molti gli errori ieri. Da quelli individuali a quelli di una squadra che gioca senza idee. E si affida ai singoli

Dirigenza Juventus, Andrea Agnelli (Getty)

Il problema è sotto gli occhi di tutti. Sarebbe anche inutile stare qui a sottolinearlo. C’è un distaccamento enorme tra la squadra e Pirlo. Che può essere sì preparato, ma che in questo momento non è in grado di gestire un gruppo importante come quello bianconero. Perché tutto si può dire, ma non che la Juventus non avesse la rosa per giocarsi lo scudetto con l’Inter e di andare oltre gli ottavi di Champions League.

Ma ad inizio aprile la stagione non è conclusa solamente per un motivo: c’è ancora da conquistare quel posto per tornare a giocare in Europa (quella che conta) la prossima stagione. Ma senza idee sarà difficile anche entrare tra le prime quattro. È questa la sensazione che in questo momento dà la Juventus. Una squadra che scende in campo che, dalla cintola in su, non riesce mai a trovare la giocata giusta, quella determinante, quella che fa vincere le partite. La prova lampante è arrivata nel derby di ieri. Un pareggio trovato in mischia. Ma mai c’è stata la sensazione che la squadra di Pirlo potesse, col gioco, riuscire a riacciuffare la partita.

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Torino-Juventus, quegli errori individuali determinanti

Kulusevski / Getty Images

Qui il tecnico centra poco. È una questione di concentrazione, di voglia. Che manca. Da Bentancur con il Porto, a Kulusevski ieri. Da Szczesny sempre in Champions, a Demiral o Bonucci contro la Lazio. Errori dei singoli, dettati da un atteggiamento mentale che ha ben poco a vedere con il “Fino alla fine” motto di questi nove anni vincenti. Non è rimasto più nulla.

E poi c’è la società, che ha sbagliato tutte le scelte quest’anno. Affidarsi a Pirlo è sembrato un azzardo all’inizio. Ed è stato confermato dai risultati che sono arrivati fino al momento. Si è passati dal sogno Guardiola, alimentato per qualche settimana, a Sarri, e finendo a Pirlo. L’allenatore per chi avesse ancora dei dubbi, perché qualcuno ce li ha, incide, eccome. E l’attuale tecnico bresciano ha dimostrato di non saperlo fare. Possibile diventi un grande allenatore in futuro. Ma al momento sarebbe stato più opportuno farlo partire dall’Under 23. Rischia di bruciarsi prima di iniziare.