Bonucci: «Ero praticamente del City. Ronaldo? Pensavamo la risolvesse sempre lui»

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Bonucci ha rilasciato un’intervista molto interessante su Guardiola ed ha svelato particolari su Cristiano Ronaldo alla Juventus.

Calciomercato Juventus«Ho sempre avuto il sogno di essere allenato da Guardiola. Nel 2016 sono stato a un passo dal Manchester City – rivela Leonardo Bonucci a The Atletic -. Eravamo arrivati agli ultimi dettagli, ma poi la Juventus decise di non vendermi. Quando sono andato al Milan, potevo andare al City ma c’erano cose che si dovevano incastrare e io non volevo aspettare. Avevo dato parola al Milan. Poi l’anno scorso parlai con Pep che mi voleva, ma gli dissi che la Juve è casa mia e qui ero felice». Sono parole di uno dei capitani in pectore della Vecchia Signora che svelano un retroscena clamoroso di mercato.

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Bonucci e Cristiano Ronaldo

«Credo sia stato questo il problema, il fatto di pensare che un giocatore, seppur il più forte al mondo, potesse regalare alla Juve una vittoria certa. Quindi ha condizionato tanto la presenza di Cristiano – spiega Bonucci parlando di CR7. A noi solo allenarci con Ronaldo ci dava qualcosa in più, ma inconsciamente si è pensato che solo la sua presenza bastasse per vincere. Invece il lavoro quotidiano, l’umiltà, il sacrificio, la voglia di mettersi a disposizione del compagno giorno dopo giorno è venuta un po’ a mancare e si è visto negli ultimi anni. L’anno scorso siamo arrivati quarti e abbiamo vinto la Coppa Italia perché ci siamo ritrovati come squadra. Se buttavi un pezzo di legno nello spogliatoio prendeva fuoco tanta era l’elettricità che c’era. Forse davano per scontato che davamo la palla a Cristiano e risolveva la partita invece Cristiano aveva bisogno di tutta la squadra come Cristiano aveva bisogno di lui. Ci deve essere sempre uno scambio, la squadra esalta l’individuo anche se l’individuo è il migliore al mondo».