Paul Pogba ha dato priorità assoluta al ritorno alla Juventus. I bianconeri hanno un piano per portarlo a Torino e sfruttare il Decreto Crescita.
Quella tra Paul Pogba e la Juventus è una relazione sempre meno segreta. Passano le settimane e i contatti si fanno sempre più frequenti e proficui. Vanno ben oltre i messaggi di simpatia (ma si può chiamare anche nostalgia) mandati ciclicamente dal nazionale francese ormai a scadenza di contratto con il Manchester United. A riferirlo è la Gazzetta dello Sport che dedica una spalla molto corposa all’argomento, spiegando perché l’affare si può fare.
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Pogba, nostalgia canaglia
La realtà è che il Polpo s’è confrontato di recente con il suo agente Mino Raiola e gli ha detto chiaramente di privilegiare la soluzione juventina. Questa linea preferenziale ha ovviamente dei risvolti economici, considerato che ora la società dei Glazer gli garantisce uno stipendio da 14 milioni netti più consistenti bonus. Cifre in questa fase proibitive per una Juve che deve sgonfiare il monte-stipendi per recuperare la retta via della sostenibilità. Ma nei piani dell’a.d. Mauro Arrivabene ci sono alcune mosse. Ci sono, innanzitutto i benefici dell’ormai noto Decreto Crescita. Con il risparmio del 50 per cento sulle tasse, ad esempio, gli attuali 14 milioni netti per il giocatore costerebbero al lordo 21 milioni (non i 28 canonici). Ma non è da escludere che Pogba sia disposto anche a rinunciare a qualcosa se il nuovo legame con i bianconeri dovesse avere una base triennale, cioè sino al 2025.