Roma-Juventus, la bordata di Mourinho: “Un collasso”

0
548

Roma-Juventus, le parole di José Mourinho ai microfoni di DAZN: la frecciata dello Special One non è passata inosservata.

Harakiri totale della Roma, che in vantaggio 3-1, si fa recuperare da una Juventus mai doma e che riesce a trovare tre punti fondamentale per proseguire la rincorsa Champions.

José Mourinho ©️LaPresse

Ecco quanto dichiarato dallo Special One: “70 minuti di controllo assoluto, la squadra ha giocato veramente bene con una mentalità di fare gioco, anche il modo con il quale siamo entrati, abbiamo avuto la voglia di prendere il gioco nella loro metà campo, dopo è un collasso psicologico. Il 3-2 mi ammazza: Felix ha fatto una partita straordinaria, finisce la partita con uno sprint di Cuadrado, lo cambio, e il giocatore che entra, nel primo minuto che entra, sbaglia. Con una squadra con una mentalità forte, qual è il problema il 3-2? Per me non c’è nessun problema, per loro sì, e in quel momento è venuta la fragilità psicologica, i complessi. L’anno scorso non abbiamo vinto contro le squadre top, quest’anno è difficile per noi farlo, anche se nelle due partite contro il Milan c’è qualcosa di più del gioco. Critichiamo sempre gli arbitri, ma mi sembra giusto ribadire che Massa abbia diretto un’ottima partita, ha fatto molto bene.

Leggi anche –> Pagelle Roma-Juventus 3-4 e vuoti | Reazione mostruosa, i cambi la ribaltano

Alla fine, quando è già nella m.. serpeggia un carattere di gente buona: una cosa è mentalità di squadra non vincente, debolina, in questo spogliatoio c’è solo gente buona, l’ho detto già ai giocatori: se la partita fosse finita al minuto 70′, sarebbe stata straordinaria, dopo vengono fuori tutte le limitazioni in panchina. 

Roma-Juventus, Mou non le manda a dire

Mourinho ©️LaPresse

Sul mercato: “Vengono fuori anche delle limitazioni in panchina: con Maitland-Niles ed uno che arriverà la prossima settimana, con Zaniolo fuori ed ElSha, è difficile avere una panchina. Sono qui per aiutare la squadra a migliorare.”

Sono loro che devono venire nella mia direzione, non sono io che voglio diventare simile al loro profilo psicologico.”