Calciomercato Juventus, tradimento sventato: “Il cuore ha detto no”

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Calciomercato Juventus, l’interessante retroscena svelato dallo stesso procuratore del giocatore: “Non poteva farlo”. 

Sarebbe stato l’ennesimo parametro zero in un’estate in cui la Juventus ha puntato molto sui giocatori in scadenza. Una scelta chiara e al tempo stesso rischiosa, quella della dirigenza bianconera. Sì, perché Paul Pogba e Angel Di Maria, nonostante abbiano già ampiamente dimostrato il loro valore, rappresentano due “scommesse”. Il francese per via dei suoi continui problemi fisici: non è un caso il fatto che si sia rotto il menisco nel precampionato e che adesso debba restare fuori probabilmente fino al 2023. Ma anche l’argentino, arrivato alla soglia dei 35 anni, lotta da qualche anno con diversi acciacchi.

Cherubini, Nedved ©LaPresse

Non si sa ancora quale apporto possano dare alla causa juventina in questa stagione, ma era abbastanza evidente, visto l’andazzo, che qualcosa potesse andare storto. Un altro profilo che il direttore sportivo Federico Cherubini ha inseguito a più riprese lo scorso luglio è stato quello di Dries Mertens, ex colonna portante del Napoli oggi al Galatasaray.

Calciomercato Juventus, l’agente di Mertens: “Coi bianconeri un colloquio interessante”

Dries Mertens ©LaPresse

Una volta intuito che l’esperto attaccante belga non avrebbe rinnovato con il club di Aurelio De Laurentiis, la Juventus si è fatta subito sotto. Con un’offerta da far tremare i polsi, stando alle indiscrezioni: circa cinque milioni di euro per un calciatore che ha da poco compiuto 35 anni ed è da tempo nella fase calante della sua carriera.

A svelare un nuovo retroscena sulla trattativa ci ha pensato il suo procuratore Stijn Francis, intervenuto nel podcast “Mid mid”, molto popolare in Belgio: “Il trasferimento al Galatasaray è stato un processo lungo – ha raccontato l’agente di Mertens – È uno dei club più belli in cui andare se non arriva un altro top club del livello della Juventus. Ci siamo accorti troppo tardi che la storia del Napoli stava finendo. C’era una ingenua convinzione di poter restare. A maggio-giugno era tutto da decidere, ma il rinnovo non si è concretizzato. Non chiedevamo molto. Se si confronta con l’offerta della Juventus, quello che abbiamo chiesto al Napoli è pochissimo. Non c’è stata negoziazione, si trattava di un prendere o lasciare. Con la Juve c’è stato un colloquio concreto e interessante, per noi e per Dries. Ma il cuore gli ha suggerito che non poteva farlo”.